La mostra alla GAmeC di Bergamo rimane aperta un altro mese. Ha conquistato il plauso dei media (nazionali ed internazionali) e il favore del pubblico.
Numerose anche le richieste di prenotazione che hanno indotto il produttore della mostra ComunicaMente, in accordo con la Fondazione del Credito Bergamasco, a prorogare di circa un mese (sino al 12 luglio) l’apertura della mostra “Palma il Vecchio. Lo sguardo della Bellezza” , curata da Giovanni C.F. Villa e dedicata a Jacopo Negretti, detto Palma il Vecchio (Serina 1480 circa- Venezia 1528), artista che mai prima al mondo è stato celebrato con una mostra antologica, poiché impossibile si è sempre rivelato il tentativo di raccogliere, anche solo per cento giorni – quelli canonici per la movimentazione di delicatissime opere su tavola – i suoi dipinti, oggi conservati nei più grandi musei del mondo.
E tutti i musei ed enti prestatori hanno aderito alla richiesta di proroga, eccezion fatta per la National Gallery di Londra, impossibilita per questione tecniche a lasciare il suo “Ritratto di poeta, cosiddetto Ariosto” a Bergamo.
Rimangono quindi tutti gli altri capolavori provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche e private italiane ed internazionali: dalla Gemäldegalerie di Berlino e Dresda dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, all’Ermitage di San Pietroburgo, al Museo del Louvre di Parigi. E ancora, dalla collezione del duca di Northumberland, dagli Uffizi di Firenze alle Gallerie dell’Accademia di Venezia al Szépművészeti Múzeum di Budapest.
Un insieme di opere che ha consentito di narrare compiutamente – grazie anche a un allestimento dello spazio espositivo in un percorso visivo di grande suggestione – ogni momento della carriera di Palma, per un quarto di secolo raffinato interprete tanto del gusto dell’alta committenza veneziana, quanto prodigo d’opere per l’amatissima terra natia.
Un’esposizione in cui si potranno ammirare per un altro mese, i vertici esecutivi nell’arte della pala d’altare - tra cui in mostra il Polittico di Santa Barbara che per la prima volta ha lasciato la sua sede naturale di Santa Maria in Formosa a Venezia ma anche il Polittico di Serina, restaurato dalla Fondazione Creberg - e di quei temi che hanno sancito il secolare successo di Palma: i ritratti femminili (tra cui la Dama in blu di Vienna e la Bella del Thyssen-Bornemisza di Madrid) e le sacre conversazioni nel paesaggio come L’Incontro di Giacobbe e Rachele di Dresda.
Palma è l’artista scelto dalla Fondazione del Credito Bergamasco e dal Comune di Bergamo per celebrare EXPO2015 tramite un’operazione culturale ed economica significativamente orientata a narrare in modo nuovo una tra le più affascinanti, e per certi aspetti sconosciute, città d’Italia: Bergamo.
La mostra gode del patrocinio del Mibact e del Ministero delle Politiche Agricole, nonché, tra gli altri, della Regione Lombardia della Diocesi di Bergamo e della Provincia di Bergamo; ha come partner istituzionale la Fondazione Comunità Bergamasca e Sacbo spa – Aeroporto Orio al Serio come main sponsor.
Sito internet: www.ilpalma.it e www.palmailvecchio.it
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