Le notti di luna piena
Notti di luna piena è un film francese diretto da Éric Rohmer, che uscì nelle sale il 29 agosto 1984, e che oggi è un po' dimenticato.
E' il quarto capitolo di una serie che il grande cineasta chiamò Commedie e Proverbi , ispirandosi ogni volta ad un detto, a un motto popolare.
In questo caso Rohmer dichiarò che Notti di luna piena si ispirava ad un proverbio della provincia di Champagne: "Chi ha due donne perde l'anima, chi ha due case perde la ragione" .
Più tardi, però, si scoprì che Rohmer si era preso gioco della stampa perché quel proverbio non esisteva e non era mai esistito, avendolo invece il cineasta inventato di sana pianta, per i fini del suo film, di quello che voleva dire.
Nel film Louise è interpretata da Pascale Ogier, una talentuosa e sfortunata giovane attrice francese che per questo film vinse la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia di quell'anno ('84) e morì solo pochi mesi dopo, per un infarto, alla vigilia del suo ventiseiesimo compleanno (è sepolta al Père Lechaise di Parigi).
Louise è dunque, nel film, una giovane decoratrice d’interni che vive insieme al suo compagno, l’architetto Rémi, in una casa alla periferia di Parigi; la ragazza possiede però anche un appartamento in città, nel quale spesso si ferma a dormire e grazie al quale si sente ancora una donna indipendente.
Il miglior amico di Louise è Octave, un intellettuale che le fa compagnia durante le serate mondane di Parigi.
Louise progetta (come dice il proverbio) di dividersi fra due case: un compromesso che riesce a far accettare anche al fidanzato Rémi, ma che tuttavia non eviterà lo sfaldamento del loro rapporto.
La duplicità del personaggio di Louise è emblematica: da una parte la ragazza è davvero innamorata di Rémi e non vorrebbe compromettere la loro relazione; dall’altra si affanna in un parossistico tentativo di negare il proprio bisogno di stabilità affettiva, fino a concedersi un’avventura clandestina in una notte di luna piena.
In questo delizioso ritratto femminile, un’importanza particolare è riservata alla splendida amicizia fra Louise ed Octave (Fabrice Luchini), uno scrittore sposato e padre di una bambina, ma con il bisogno di evadere dalla vita familiare per ritagliarsi i propri spazi.
In qualche modo, Louise e Octave sono come due anime gemelle, legate fra loro da una meravigliosa complicità (una complicità alla quale si unisce anche l’attrazione fisica che Octave prova per Louise, ma che lei invece non ricambia).
E non a caso nel finale, quando si ritrova sconfitta e sola (Louise, che si è pentita della sua insignificante scappatella con un giovane seduttore dopo una notte in discoteca, scopre che Rémi ha una amante da tempo, una allieva del suo corso di tennis), la ragazza sceglie di telefonare proprio a Octave, per darsi appuntamento con lui e confidare a lui il suo fallimento.
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