"La storia del cinema italiano è davvero sorprendente. Quando ero piccolo, avevo circa nove o
dieci anni, ricordo di aver visto alla tv il film di Vittorio De
Sica 'Ladri di biciclette' che mi ha sorpreso molto. Ricordo che
anch'io a quel tempo avevo chiesto a mio padre di comprarmi una
bicicletta".
Cosi' il regista Bong Joon-ho, premio Oscar e
presidente della prossima Mostra del Cinema di Venezia, in
un'intervista esclusiva realizzata per la 19/a edizione del
Florence Korea Film Fest, a Firenze.
Dove è stato anche proiettato Barking Dogs Never Bite, il film
esordio di Bong Joon-ho.
"A causa dell'emergenza sanitaria - ha
spiegato il direttore del festival Riccardo Gelli - non abbiamo
potuto invitare i registi e gli attori e quindi abbiamo pensato
di chiedergli di organizzare delle interviste da remoto cosi' da
proiettarle al festival come se fossero con noi in sala".
"Conosco anche diverse opere di Federico Fellini - aggiunge il
regista nell'intervista - in particolare Amarcord e Le notti di
Cabiria sono quelle che preferisco. Tempo fa ho visto di nuovo
molti film di Luchino Visconti che sono stati rilasciati in
Blu-ray, Il gattopardo, Le notti bianche e uno dei miei
preferiti, Rocco e i suoi fratelli. Quel film, proprio come
Parasite, racconta di una famiglia provata da problemi economici
che si trasferisce dal sud nord Italia per iniziare una nuova
vita. Alcuni registi italiani a cui mi sono interessato negli
ultimi tempi e che ammiro molto sono Francesco Rosi, Ermanno
Olmi e Marco Bellocchio.
Recentemente - conclude - sono
diventato fan della regista italiana Alice Rohrwacher e sono
rimasto molto impressionato dal suo film d'esordio Corpo
Celeste".
Fonte ANSA
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