T.S. Eliot con Emily Hale nel 1936
Lui le aveva ordinato di bruciare
le lettere.
Lei, l'amica di sempre, aveva disobbedito. E cosi'
oggi, dopo esser rimasta per 60 anni chiusa in dodici scatoloni
negli archivi della Princeton University Library, la
corrispondenza tra il poeta premio Nobel T.S. Eliot e la sua
confidente e musa Emily Hale vedra' finalmente la luce.
Per Anthony Cuda, studioso dell'autore di "La Terra
Desolata", "e' forse l'evento letterario del decennio".
Dagli
scatoloni sono emerse oltre mille lettere datate tra 1930 e 1956
che promettono di gettare luce inedita sulla vita e il lavoro di
Eliot: su opere ad esempio come "Il libro dei gatti tuttofare"
portato a Broadway da Andrew Lloyd Webber con il musical "Cats".
Il focus è ovviamente sulla relazione con Emily, rimasta al
centro di congetture per decenni e che ha ispirato romanzi come
"The Archivist" di Martha Cooley, ma non solo: come ha notato
Princeton, sorprese potrebbero arrivare "sulla conversione
religiosa del poeta, il suo atteggiamento verso le donne, le sue
decisioni alla casa editrice Faber and Faber e il loro impatto
sulla cultura del Regno Unito".
Era stata la Hale a donare l'archivio a Princeton con la
condizione che le lettere restassero segrete fino a 50 anni
dalla morte dell'ultimo dei loro autori: lei nel caso specifico,
scomparsa nel 1969, mentre Eliot l'aveva preceduta di quattro
anni.
Si erano conosciuti ragazzi a Cambridge, Massachusetts, nel
1912 quando Eliot studiava a Harvard e lui, secondo un saggio
pubblicano nel 2002 sul New Yorker, si sarebbe segretamente
innamorato dell'intellettuale bostoniana.
L'amicizia era rinata
nel 1927, dopo la crisi del primo matrimonio del poeta con la
britannica Vivienne Haigh-Wood, mentre la Hale, che non si era
mai sposata, aveva continuato a insegnare teatro in universita'
americane tra cui lo Scripps College in California.
Secondo Cuda, la relazione con Emily doveva essere
"incredibilmente importante" e la corrispondenza contenere
"dettagli profondamente intimi", altrimenti non si capisce
perche' Eliot fosse cosi preoccupato per la pubblicazione.
Le lettere cominciano infatti dopo la fine del primo
matrimonio con Vivienne, una donna instabile morta nel 1947 in
manicomio. Studiosi hanno notato come "Burnt Norton", il primo
poema della serie "Quartetti" che prende il nome da una casa in
Inghilterra visitata con la Hale, e' significativo per alcuni
versi che suggeriscono opportunita' mancate e quel che avrebbe
potuto essere e non e' stato.
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