Michelangelo aveva un'osteoartrite
delle mani, una patologia degenerativa che colpisce le
articolazioni, usurando cartilagine ed osso e provocando dolore e
rigidità.
Alla base di questa patologia, potrebbe esserci l'uso
prolungato di martello e scalpello, dovuti alla sua intensa
attività di scultore.
E' questa la diagnosi contenuta in un recente studio, pubblicato
sul Journal of the Royal Society of Medicine, che ha analizzato
tre ritratti dell'artista e la sua vasta corrispondenza con
parenti ed amici.
Tutti e tre i dipinti ritraggono un
Michelangelo di età compresa tra 60 e 65 anni e mostrano le
piccole articolazioni della mano sinistra affette da alterazioni
degenerative non-infiammatorie, che possono essere interpretate
come artrosi.
Sabato 27 Febbraio alle ore 11,00 presso il Complesso Monumentale
di Santo Stefano al Ponte (Firenze), dove è in corso la mostra
"BODY WORLDS", il gruppo di ricerca autore dello studio, composto
da Davide Lazzeri e Manuel Francisco Castello (specialisti in
chirurgia plastica ed estetica ed esperti del settore), Donatella
Lippi (Professore di Storia della Medicina,Università degli Studi
di Firenze), Marco Matucci-Cerinic, (Direttore Unità Operativa di
Reumatologia Ospedale Careggi, Università degli Studi di Firenze)
e George M. Weisz, (emerito di ortopedia ed esperto del settore)
parlerà dell'indagine e delle conseguenze che questa
malattia ha potuto avere sull'opera di Michelangelo, insieme a
Cristina Acidini (Presidente dell'Accademia delle Arti del
Disegno di Firenze) e Fabio Di Gioia (curatore italiano di BODY
WORLDS).
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