Nei quattro capitoli di questo piccolo, prezioso libro, c'è una selezione di lettere testimonianti i tristi tentativi da parte del grande filosofo di avvicinare e trattenere a sé una compagna per la vita, se non, come dichiara lui stesso, "una persona che valga la pena venerare."
La cura di Matteo Anastasio, il libro prende le mosse dal 1876, quando Nietzsche, all'età di 32 anni, docente di lingua e letteratura greca all'Università di Basilea, ancora scapolo, si trova ad avanzare un'ardita promessa di matrimonio a una giovane russa ventitreenne, Mathilde Trampedach, presentatagli soltanto due giorni prima dal direttore d'orchestra Hugo von Senger.
La proposta di matrimonio verrà, naturalmente, rifiutata.
Nell'estate seguente, a Bayreuth, Nietzsche fa la conoscenza di un'incantevole cantante, anch'essa russa, Louise Ott, Il filosofo scopre però che la donna è già sposata e ha un figlio. La rigidità del filosofo, la sua goffaggine impediranno che la bella biondina diventi se non la sua compagna, almeno la sua amante.
Sei anni dopo, nel salotto romano di Makwida von Meysenburg, Nietzsche incontra Lou Salomé, figlia di un generale russo, in viaggio in Europa con la madre. Inizia quel celebre triangolo casto con il filosofo e amico di Nietzsche, Paul Rée, che durerà diversi mesi fino ad una drammatica rottura, quando la Salomé - destinataria di lettere al vetriolo, abbozzi sovente mai spediti - inizia a frequentare il circolo Wagneriano, considerato da Nietzsche come un vero tradimento morale.
Chiudono il libro i folli biglietti spediti da Nietzsche, ormai alla vigilia del suo cupio dissolvi, a Cosima Wagner, figlia del pianista Franz Lizst e moglie del compositore Richard Wagner. Una esplicita tensione amorosa per la donna, che erompe inaspettatamente e che viene ricambiata da una sprezzante indifferenza.
I dolori amorosi di Nietzsche sono dunque qui riuniti a corredo della parabola di vita dell'uomo che incendiò la filosofia.
E anche queste bizzare, insolenti, risentite, appassionate lettere mettono in luce la grandezza di un pensiero eretico, mai del tutto compreso, soprattutto dai suoi contemporanei.
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