Dal meraviglioso Memoria del fuoco, scritto nel 1989 da Eduardo Galeano, un libro misterioso e vivo che parla dopo tanti anni.
L'ultima volta
L'alba apre uno squarcio ondeggiante nella nebbia scura e separa la terra dal cielo.
Inés, che non ha dormito, si stacca dalle braccia di Valdivia e si appoggia su un gomito. E' tutta impregnata di lui e sente ferocemente vivo ogni angolino del suo corpo; si guarda una mano alla prima luce caliginosa; le sue stesse dita, brucianti, la spaventano. Cerca il pugnale. Lo alza. Valdivia dorme russando. Il pugnale vacilla nell'aria, sul corpo nudo.
Passano secoli.
Alla fine Inés conficca dolcemente il pugnale nel cuscino, vicino alla faccia di lui, e si allontana, in punta di piedi sul pavimento di terra, lasciando il letto tutto vuoto di donna.
Eduardo Galeano
Eduardo Galeano, da Memoria del fuoco, Sansoni editore, 1989, traduzione di Maria Antonietta Peccianti, pag. 144.
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