Preservare e far conoscere al
mondo l"arte del matto', impressa, in tanti anni di degenza,
sui muri del manicomio di Volterra. Con questo obiettivo e'
stata distaccata e restaurata una parte del grande graffito,
considerato uno degli esempi piu' significativi di 'Art Brut',
realizzato su due muri esterni dei padiglioni dell'ex ospedale
psichiatrico Poggio alle Croci di Volterra da Fernando 'Oreste'Nannetti (Roma 1927-Volterra 1994), in arte Nof4, che in totale
dipinse 150 metri di pareti.
Il progetto di conservazione e'
stato illustrato dall'assessore toscano alla cultura
Cristina Scaletti insieme al Comune di Volterra e
all'associazione Onlus 'Inclusione Graffio e parola'.
Utilizzando la fibbia della sua divisa come una sorta di
'matita di ferro', Nannetti - che entro' nel manicomio di
Volterra nel 1958 - volle cosi' lasciare un suo segno di vita,
raccontando se' stesso, le sue visione del mondo, la sue
fantasie astrali e deliranti osservazioni ma anche la voglia di
rivedere la sua citta' natale e una famiglia che praticamente
non conobbe ne' visse mai.
Dell'opera e del suo autore parla
anche Antonio Tabucchi definendo, in un articolo, il graffito
come un "libro di pietra". Quella distaccata e restaurata e'
solo una piccola parte, circa 8 metri, del grande graffito che
versa pero' in un cattivo stato di conservazione a causa
dell'abbandono della struttura, chiusa dal 1978.
Il complesso
oggi e' oggetto di un progetto di recupero per ospitare unita'
residenziali e ricettive e anche un museo della memoria che in
futuro ospitera' le parti restaurate dell'opera di Nof4.
Il
prossimo weekend le parti restaurate saranno invece visibili al
pubblico presso la Pinacoteca di Volterra.
Il primo ad accorgersi dell'opera di Nannetti, e' stato stato
Mino Trafeli, professore dell'istituto d'arte di Volterra che
nel 1980 vide e comprese il valore del graffito. All'opera, nel
1981, dedico' un libro anche l'ultimo direttore dell'istituto
psichiatrico.
Negli anni piu' recenti alla riscoperta dell'opera
si e' adoperata l'associazione 'Inclusione Graffio e parola',
con l'aiuto anche del cantante Simone Cristicchi. Nel 2011 il
museo de l'Art Brut di Losanna (Svizzera) ha invece presentato
una grande retrospettiva su Nannetti, grazie a 23 fotografie di
grande formato sul suo "libro graffito".
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