La china
Tu vivi presso di me, uguale a me:
come un sasso
nella guancia scavata dalla notte.
Oh questa china, amore,
dove senza posa, pei rigagnoli,
come sassi,
rotoliamo.
Più e più rotondi.
Più simili. Più estranei.
Oh quest'occhio ebbro,
che in questi stessi luoghi va errando
e su di noi insieme posa
talvolta lo sguardo e si stupisce.
Paul Celan, da Di soglia in soglia, Einaudi 1996, traduz. di Giuseppe Bevilacqua, pag. 66.
Die Halde
Neben mir lebst du, gleich mir:
als ein Stein
in der eingesunkenen Wange der Nacht.
in der eingesunkenen Wange der Nacht.
O diese Halde, Geliebte,
5 wo wir pausenlos rollen,
wir Steine, von Rinnsal zu Rinnsal.
Runder von Mal zu Mal.
Ähnlicher. Fremder.
5 wo wir pausenlos rollen,
wir Steine, von Rinnsal zu Rinnsal.
Runder von Mal zu Mal.
Ähnlicher. Fremder.
10 O dieses trunkene Aug,
das hier umherirrt wie wir
und uns zuweilen
staunend in eins anschaut.
das hier umherirrt wie wir
und uns zuweilen
staunend in eins anschaut.
Paul Celan(1920 – 1970)
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