07/04/13

La poesia della Domenica - 'La china' di Paul Celan.




La china


Tu vivi presso di me, uguale a me:
come un sasso
nella guancia scavata dalla notte.

Oh questa china, amore,
dove senza posa, pei rigagnoli,
come sassi,
rotoliamo.
Più e più rotondi.
Più simili. Più estranei.

Oh quest'occhio ebbro,
che in questi stessi luoghi va errando
e su di noi insieme posa
talvolta lo sguardo e si stupisce.



Paul Celan,  da Di soglia in soglia,  Einaudi 1996, traduz. di Giuseppe Bevilacqua, pag. 66.


Die Halde                                                                                       
   

      Neben mir lebst du, gleich mir:
      als ein Stein
      in der eingesunkenen Wange der Nacht.
      O diese Halde, Geliebte,
  5  wo wir pausenlos rollen,
      wir Steine, von Rinnsal zu Rinnsal.
      Runder von Mal zu Mal.
      Ähnlicher. Fremder.
10 O dieses trunkene Aug,
      das hier umherirrt wie wir
      und uns zuweilen
      staunend in eins anschaut.


Paul Celan(1920 – 1970)



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