Stordito come la maggioranza degli italiani - credo - dall'incredibile accanimento mediatico, politico, giudiziario, giornalistico che si è scatenato in questi ultimi giorni sul caso di Eluana Englaro, rifletto nella calma di una mattina piovosa, e mi dico che davvero, davvero, l'unica cosa santa di questa vicenda è il silenzio di Eluana.
Perchè dico 'santa' ? Perchè il silenzio di Eluana non è sottile, non fa distinzioni e distinguo, non spacca il capello in quattro, non argomenta in un modo e nell'altro, non cerca di portare dalla tua parte, non tenta, non insinua, non vuole instillare nessun dubbio, non mette zizzania, non fa scontrare armate di garanti della vita, e garanti della buona morte, non chiede nulla e non pretende nulla (tutte caratteristiche tipicamente demoniache che vedo dispiegarsi alla grande in queste ore, su un fronte e sull'altro).
Il silenzio di Eluana è, e basta.
Il silenzio di Eluana è il mistero della vita, è l'imperscrutabilità del disegno della nostra vita, che niente e nessuno di noi umani è riuscito finora a sciogliere.
Il silenzio di Eluana è santo perchè nessuno può scalfirlo, e perchè è l'evidenza di ciò che deve essere - nonostante noi, e nonostante quel che noi siamo o pensiamo. Il silenzio santo di Eluana meriterebbe soltanto il rispetto. Un rispetto che non è stato accordato, finora.
Ma lei continua a restare in silenzio, anche senza rispetto.
Il suo silenzio è il suo testamento di vita e di morte, per tutti noi che sappiamo soltanto parlare.
Perchè dico 'santa' ? Perchè il silenzio di Eluana non è sottile, non fa distinzioni e distinguo, non spacca il capello in quattro, non argomenta in un modo e nell'altro, non cerca di portare dalla tua parte, non tenta, non insinua, non vuole instillare nessun dubbio, non mette zizzania, non fa scontrare armate di garanti della vita, e garanti della buona morte, non chiede nulla e non pretende nulla (tutte caratteristiche tipicamente demoniache che vedo dispiegarsi alla grande in queste ore, su un fronte e sull'altro).
Il silenzio di Eluana è, e basta.
Il silenzio di Eluana è il mistero della vita, è l'imperscrutabilità del disegno della nostra vita, che niente e nessuno di noi umani è riuscito finora a sciogliere.
Il silenzio di Eluana è santo perchè nessuno può scalfirlo, e perchè è l'evidenza di ciò che deve essere - nonostante noi, e nonostante quel che noi siamo o pensiamo. Il silenzio santo di Eluana meriterebbe soltanto il rispetto. Un rispetto che non è stato accordato, finora.
Ma lei continua a restare in silenzio, anche senza rispetto.
Il suo silenzio è il suo testamento di vita e di morte, per tutti noi che sappiamo soltanto parlare.
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non saprei cos'altro aggiungere a questa equilibrata riflessione, per me pienamente condivisibile
RispondiEliminagrazie Faber
Sostituirei "santo" con "sacro", perchè appunto sacro è "il mistero della vita, l'imperscrutabilità del disegno della nostra vita, che niente e nessuno di noi umani è riuscito finora a sciogliere".
RispondiEliminaGrazie.
Sì, Thekla, hai ragione.
RispondiEliminaLa mia forzatura nella accezione di 'santo' è pensando anche a quello che lei sta sopportando.
...è così Faber, questa giovane donna è stata rivoltata, intepretata, esaltata e umiliata. Si è costruita una statua di pietra di lei nel momento della sua massima vitalità e ognuno riferendosi al valore della sua vita,ha in realtà parlato e detto solo il proprio rapporto con la vita e con la morte. Ed ora siamo tutti curvi su di lei a osservarne la morte o ad attendere il miracolo, non della politica perché nessun decreto legge può essere fatto in tempi così stretti da impedire l'irreversibilità fisiologica del processo cui si è dato il via oggi. E' stata usata anche per accelerare i tempi su una resa dei conti sulla Costituzione che non si sapeva da che parte iniziare.Una cosa buona però è avvenuta, la sua vicenda ha attraversato le coscienze e costretto milioni di uomini e donne a pensare e riflettere sulla sua e sulle proprie vite.La cosa terribile di cui non possiamo prevedere le conseguenze è che per coerenza con questioni di diritto umano è stata decisa la sua morte. E, la cosa ancora più terribile è che, se questa giovane donna muore dopo qualche giorno volteremo pagina e verrà ricordata solo quando si aprirà il dibattito sulla legislazione etica. Ma in cielo, come dici tu Faber le cose non stanno così, se Questa donna viene uccisa come in molti pensiamo non ,il suo è un martirio, non solo per le sofferenze in vita ma anche per la morte, una morte che come i martiri non ha scelto ma subisce nel suo terribile silenzio. A noi che restiamo in questo mondo di luci e ombre spetta il compito di capire il significato del suo martirio.Possiamo però usare un arma potente in suo favore, pregare perché il Signore la metta dove tiene i piccoli, vicino al suo cuore.
RispondiEliminaStordito, come tu dici caro Faber, ma anche senza un minimo di certezza in me pensando a Eluana. Ho solo dubbi e paure. Dubbi su cosa si dovrebbe o non dovrebbe fare, paura come chi cerca una luce, un'indicazione che possa far capire, un atteggiamento che possa guidare, delle parole che diano conforto e lascino strada alla speranza.
RispondiEliminaEcco perché per me questo confrontarmi con voi è come acqua nel deserto e sarò sempre grato a Faber innanzitutto ma anche a tutti gli altri che partecipate con i vostri interventi. Un particolare saluto al sapiente (in senso strettamente biblico)Alessandro al quale auguro una pronta guarigione e che mi ha fatto molto piacere ritrovare.
Non so se quello che ha attraversato le coscienze di molti possa essere stato o sia un bene perché temo (ho paura?) sia stato troppo inquinato dal troppo tutto che sicuramente ci ha allontanato dalla vera Eluana e ci ha presentato una Eluana costruita pronta all'uso (scusate l'espressione cinica)di chi pieno di certezze si erge a turno a giudice del momento. Non so se Eluana è stata o sarà una martire, faccio fatica per mia ristrettezza a pensarla tale, penso a lei come ad una ragazza che a 18 anni ha dovuto accettare un mistero non visibile da integrare al mistero visibile della sua persona, del suo corpo.E davanti al mistero non rimane che il silenzio che abbiamo la possibilità, che da cristiani diventa un dovere, di non renderlo passivo ma di trasformarlo in una forza che l'incontro tra la nostra libertà e quella di Dio dona e rende presente attraverso la preghiera.
Ringrazio molto sia Alessandro, che Angelo, e sento che le loro parole agiscono dentro di me.
RispondiEliminaIn questa vicenda quasi incredibile, le parole hanno fatto il loro tempo.
Credo che - come ha scritto eloquentemente ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera - in questa intricata, sottilissima materia, non vi sia alcun principio dirimente accettabile che NON sia il principio di autodeterminazione personale.
Nessuno potrebbe o dovrebbe avere il diritto di vita o di morte su un altro essere umano, nessuno: nè la Chiesa, nè lo Stato,nè un presidente del Consiglio, nè un capo di stato, nè un medico, nè un magistrato.
Ma solo: la persona.
Per questo è davvero im-perdonabile che in questo paese una cialtronesca classe politica non sia riuscita ad approvare negli ultimi 20 anni una buona, civile legge sul Testamento Biologico.
affidiamo
RispondiEliminal'anima di Eluana
alla misericordia di Dio
Amen
RispondiEliminaHai ragione Faber,e condivido la tua riflessione, ci vuole propio una legge sul testamento biologico !
RispondiEliminaBasta con questi accanimenti sul corpo,si sono dimenticati che abbiamo un anima.