Due anatre appese per i piedi, un
gallo, un cane al guinzaglio, che sembrano dipinti in 3d. Torna
alla luce a Pompei l'ambiente quasi integro di un Thermopolium,
bottega di street food, con piatti di ogni tipo, dalle lumache
ad una sorta di "paella".
Una scoperta, anticipa all'ANSA il
direttore Osanna, che "restituisce un'incredibile fotografia del
giorno dell'eruzione", e apre a nuovi studi su vita, usi e
alimentazione dei pompeiani, "Sara' un dono di Pasqua per i
visitatori", annuncia.
Il ministro Franceschini
applaude:"esempio virtuoso per la ripresa del Paese". Lo scavo, che non fa parte del Grande
Progetto Pompei, si trova comunque nella zona della Regio V
interessata negli ultimi anni dai lavori di consolidamento e
scavi.
La presenza del Thermopolium, ubicato proprio di fronte
alla "locanda dei gladiatori", quasi all'angolo tra il vicolo
dei Balconi e la via della Casa delle Nozze d'Argento, era stata
notata gia' nel 2019, quando era stato fatto un primo saggio di
scavo.
All'epoca erano riemersi una prima parte del bancone con
uno splendido dipinto a tema mitologico (Una nereide che cavalca
un ippocampo e porta con se' una cetra) l'impronta lasciata nella
cenere dal grande portone in legno e un balcone che ornava il
piano superiore.
I lavori delle ultime settimane hanno fatto
riemergere l'intero ambiente della taverna, con il suo bancone
ad elle raffinatamente e riccamente decorato e i vasi con i
resti dei cibi e delle pietanze cucinate che i pompeiani usavano
consumare per strada.
In uno dei 'quadri' riemersi con tutti i
suoi sfavillanti colori e' riprodotto l'ambiente della locanda
cosi come doveva presentarsi agli avventori, con le sue anatre
germane appese, il bancone, le pietanze. In un altro un cane al
guinzaglio: sulla cornice qualche buontempone, forse un liberto,
ha graffito un insulto omofobo diretto al padrone del locale:
"Nicia cacatore invertito".
A Pompei,precisa Osanna,di locali come questi ce n'erano tanti,
nell'area degli Scavi se ne contano circa 80, nessuno pero' cosi'
integro, con decorazioni cosi' raffinate, i colori splendidi, i
disegni intatti.
E soprattutto, spiega, gli scavi del passato
non sono riusciti a recuperare tutti gli elementi sul cibo
emersi in questo progetto, al quale hanno lavorato in equipe
esperti archeobotanica e archeozoologi, geologi, antropologi,
vulcanologi.
Non solo: altrettanto importante e' il ritrovamento
dei resti di due uomini e dello scheletro di un cagnolino.
Una
delle vittime, un uomo intorno ai 50 anni, era disteso su una
branda nel retro del locale e potrebbe essere morto schiacciato
dal crollo del solaio.
I resti dell'altro sono stati trovati
invece in un grande vaso di terracotta, tranne un piede che era
vicino al bancone.
L'occultamento del secondo scheletro, secondo
gli archeologi, potrebbe essere opera di scavatori "forse
addirittura del XVII secolo" che avevano scavato un cunicolo
proprio a ridosso di questo edificio. "Ma il particolare del
piede, che si trova accanto al bancone, proprio vicino al
coperchio posato in terra di una delle pentole in coccio-
ragiona Osanna - potrebbe anche far pensare ad un fuggiasco
entrato nella bottega alla ricerca di riparo e soprattutto di
cibo, visto che ormai le piogge di cenere e lapilli in citta' si
susseguivano da oltre 18 ore".
Il restauro e' comunque ancora in
corso e il lavoro prosegue anche nei laboratori, dove alle
analisi gia' fatte sul posto ne saranno affiancate altre per
conoscere in maniera piu' precisa il contenuto dei grandi vasi
in terracotta e avere maggiori informazioni sui resti delle
vittime. Ma presto, anticipa Osanna, questa parte dei nuovi
scavi sara' anche visitabile: "l'idea, pandemia permettendo -
dice- e' quella di aprire l'accesso al Termopolio a Pasqua,
facendo passare i visitatori dal cantiere di restauro della
grande Casa delle Nozze d'argento, chiusa al pubblico ormai da
decine di anni".
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