Fabrizio De Andre' in barca a
Carloforte insieme al fido Mauro Pagani per cercare il vero
genovese antico e trarre ispirazione e spunti per comporre il
suo capolavoro Creuza de ma'.
Una cartolina di una quarantina di
anni fa.
Un passato collegato con il presente.
Faber non c'e'
piu', ma a Pagani, suo stretto collaboratore, sara' consegnato il
premio Isole del cinema per la musica.
L'appuntamento e' per il
14 settembre a Carloforte, l'isola della fiction di Gianni
Morandi sulla costa sud occidentale della Sardegna, enclave
culturale e linguistica genovese, durante il Festival, ormai
giunto alla dodicesima edizione, che prende il nome da
quell'album che ha segnato una svolta nella musica italiana:
Creuza de má.
Proiezioni di film e documentari, concerti,
incontri, masterclass e tanto altro, tutto all'insegna della
musica per il cinema: saranno gli ingredienti dell'evento ideato
e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzato
dall'associazione Backstage in programma a Carloforte dall'11 al
16 settembre.
Con una coda a Cagliari dall'1 al 4 novembre.
Molto
importante perche' sara' l'occasione per riaprire uno storico
teatro cittadino, il Nanni Loy.
Gli spazi degli spettacoli?
Cinema e parco. Ma anche una caletta in riva al mare alla quale
si accede proprio attraversando un "Creuza de má", un sentierino
che porta alla spiaggia. Molto Sessantotto e molte donne nel
programma.
In occasione del cinquantenario della rivolta
giovanile, il Festival vuole ricordare quegli anni attraverso il
ciclo di proiezioni intitolato '68 Memories, a cura di Enzo
Gentile, firma autorevole del giornalismo musicale, incentrato
su quei film e sulle musiche che hanno segnato un modo nuovo di
concepire la colonna sonora: da "Woodstock - Tre giorni di pace,
amore e musica" a "Easy Rider", da "Zabriskie point" a "Fragole
e sangue" a "Cinque pezzi facili".
Creuza de má dedica poi una
particolare attenzione alle opere recenti di cinque registe
italiane. "Intendiamo cosi' esplorare il cinema, la musica e il
suono per il cinema, attraverso le sensibilita' e lo sguardo al
femminile, come 'altra sensibilita'', non in contrapposizione ma
in concorso con quello maschile", sottolinea il direttore
artistico Cabiddu.
"I film presentati ci aiuteranno a leggere la contemporaneita'
attraverso storie, narrazioni, e i suoni e le musiche,
ricollegandoci per assonanza e per omaggio al '68 dove tutto
ebbe idealmente inizio - sottolinea il regista - Un
appassionante viaggio: alla musica e al cinema, il compito di
esaltare la forza utopica e vivificante della poesia e
dell'immaginazione, la possibilita' di liberare il pensiero
creativo, di divulgarlo e di condividerlo con un pubblico sempre
piu' vasto ed esigente".
L'anello ideale di congiunzione musicale e tematica con il
'68 sara' proprio il film d'apertura, "Nico, 1988" di Susanna
Nicchiarelli (con le musiche del gruppo Gatto Ciliegia contro il
Grande Freddo), opera pluripremiata che racconta gli ultimi anni
di vita di Christa Päffgen, in arte Nico, cantante dei Velvet
Underground.
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