Riecheggiata per millenni, la
frase del condottiero israelita Giosuè: "Fermati, o sole" e' stata
adesso esaminata da esperti di archeologia, di linguistica, di
fisica e di astronomia che ritengono di poter finalmente
stabilire il giorno in cui quelle parole potrebbero essere state
pronunciate.
Correva il 30 ottobre 1207 a.C quando chi si
trovava nella valle di Ayalon (a nord ovest di Gerusalemme)
resto' impietrito perché' allora la luna andò sovrapporsi al
sole in quella che oggi viene definita una eclissi solare
anulare.
Mesi fa questa tesi era stata avanzata da tre ricercatori
dell'Universita' di Beer Sheva (Hezi Yitzhak, Daniel Weinstaub e
Uzi Avner).
Adesso, aggiorna il Times of Israel, anche un team
della Universita' di Cambridge e' arrivato alla medesima
conclusione dopo essere andato a ritroso del tempo alla ricerca
di fenomeni celesti che potevano essere osservati ad occhio nudo
nella terra di Canaan in un periodo compreso fra il 1500-1000
avanti Cristo.
Grazie a computer sofisticati - i ricercatori
israeliani si sono rivolti alla Nasa - è stato possibile
identificare la eclissi anulare del 1207 e proporre cosi' un
contesto preciso alla narrazione biblica.
Le truppe di Giosué avevano marciato tutta la notte per
risalire i mille metri di dislivello e i 30 chilometri di
distanza fra Ghilgal (valle del Giordano) e la alleata Ghivon, a
nord di Gerusalemme.
Di fronte avevano una agguerrita coalizione
di Amorei, ostili a Ghivon.
All'alba Giosué avanzo' verso Beit
Horon. Poi discese la valle di Ayalon (oggi vi passa la Highway
443 Gerusalemme-Tel Aviv, a ridosso della Cisgiordania) diretto
verso le località nemiche di Azeca e Yarmut.
Gli Amorei erano in
rotta: ma bisognava assolutamente sbaragliarli prima che col
favore delle tenebre potessero trovare nascondigli, poiche'
conoscevano bene il terreno. Occorrevano altre ore di luce.
Qui
giunse la invocazione: 'Sole fermati in Ghivon e tu, Luna, sulla
valle di Ayalon'.
E il Sole - si legge nella Bibbia - si fermo' a
meta' del cielo e "non si affretto'" a tramontare.
Se le parole attribuite a Giosue' riflettono una osservazione
reale, ha notato un ricercatore britannico citato dal Times of
Israel, "allora in quel momento stava avvenendo un importante
evento astronomico".
I ricercatori israeliani e britannici si
sono soffermati in particolare sul doppio significato della
parola ebraica 'dom' del testo biblico. Oltre che 'fermarsi' puo'
indicare anche un affievolimento ('dimdum') della luce. Forse
appunto una eclissi anulare.
L'unica che poteva essere osservata
da Giosue', secondo questi ricercatori, avvenne nel 1207 a.C.
Sul web, come spesso avviene in questi casi, c'e' chi ostenta
una dose di scetticismo. In particolare viene fatto notare che
nel versetto in questione il Sole e' sopra Ghivon mentre la Luna
e' sulla valle di Ayalon. Non danno l'idea di essere sovrapposti.
Ma come questi versetti biblici, anche la 'teoria dell'eclissi'
viene riproposta periodicamente e forse e' destinata a restare
sospesa a mezz'aria appunto come il Sole, quel giorno di tre
millenni fa sopra Ghivon.
Fonte: Aldo Baquis per ANSAmed
Peccato che nella Bibbia non sia mai stato chiesto al sole di diventare verde: mi sarebbe piaciuto sentire le spiegazioni che si sarebbero inventati gli scienziati.
RispondiElimina