San Michele Arcangelo, Stefano Maria Legnani, detto il Legnanino
Un'onda che si
infrange nera sull'oro di una spiaggia deserta, sotto il cielo
livido di un tramonto che e' quasi notte: e' l'intensa marina di
Gustave Courbet, che andra' ad arricchire la collezione della
Galleria D'arte moderna e contemporanea di Roma, come
l'imponente Allegoria sul lavoro di Carlo Carra' appena
acquisita per la Pinacoteca di Brera o la tenera, bellissima
Santa Prassede di Antonio Carracci, salvata due anni fa da una
vendita all'estero, che si puo' ora ammirare a Bologna, nelle
sale della Pinacoteca nazionale.
Tra il 2016 e il 2017 sono 151
le opere d'arte comprate dal ministero dei beni culturali e
destinate a musei e istituti culturali statali.
Acquisizioni particolari, perche' si tratta di tele ma anche
sculture, fotografie , porcellane, per un totale di quasi 4
milioni di euro, che lo Stato e' riuscito ad aggiudicarsi, grazie
alle segnalazioni delle soprintendenze o quelle dell'ufficio
esportazione, agendo in prelazione sulle compravendite private o
in acquisto coattivo per evitare che venissero vendute
all'estero e disperse.
"Arte restituita ai cittadini", dice il
ministro Franceschini, rivendicando l'importanza per la tutela
del patrimonio del fondo ministeriale dedicato a queste
acquisizioni, le cui risorse nella legge di bilancio 2018 "sono
state aumentate di altri 4 milioni di euro". E al ministro
arrivano questa volta anche gli applausi dello storico dell'arte
Tomaso Montanari, animatore del cartello di associazioni
Emergenza Cultura. "E' una buona notizia che ricorda agli
italiani che esistono e resistono le soprintendenze che
Franceschini questa volta ha ascoltato", commenta all'ANSA il
critico militante, Presidente di Giustizia e Liberta'.
A scorrerne l'elenco nella serie di schede compilate dai
tecnici del mistero, le opere acquisite dalla Direzione generale
archeologia belle arti e paesaggio con il parere favorevole del
Comitato tecnico scientifico Belle Arti, fanno l'effetto di un
eterogeneo tesoro, dove alle tele del Cinquecento si mescolano i
piatti di porcellana con lo stemma reale, capolavoro
settecentesco della Manifattura Ginori di Doccia. E persino
armi, come la particolarissima "Corseca", una sorta di lancia in
ferro degli inizi del XVI secolo affidata al Polo Museale
dell'Emilia Romagna per il Castello di Torrechiara a
Langhirano. E ancora, c'e' una collezione etnografica di quasi
cento pezzi fatta di delicate statuine in legno, fibre
vegetali, argilla, conchiglie che ora andra' ad arricchire la
collezione del Museo Preistorico Pigorini di Roma.
Ma anche una
serie di disegni di Gino Severini - pure questi come la Santa
Prassede di Carracci fermati dall' Ufficio Esportazioni- che
sono entrati a far parte della collezione del Gabinetto Disegni
e stampe degli Uffizi. Cosi' come il tenero polittico a otto
comparti dipinto dal trecentesco Taddeo di Bartolo per la chiesa
di San Domenico da Gubbio: acquistato in prelazione grazie ad
una segnalazione della soprintendenza, tornera' a Gubbio, dove
fara' parte dei tesori del Museo di Palazzo Ducale.
A Roma, sempre su segnalazione della soprintendenza, la
Galleria Nazionale di Palazzo Barberini si e' aggiudicata uno
splendido ritratto di Abbondio Rezzonico di Pompeo Batoni. A
Venezia la Galleria dell'Accademia si arricchisce di un
autoritratto del secentesco Pietro Bellotti.
All'Archivio di
Stato di Milano , infine, viene destinata una storica immagine
fotografica del 1893 che ritrae insieme Puccini, Mascagni e
Franchetti, mentre a Torino i Musei Reali acquisiscono un 'drago
da passeggio' di Carlo Mollino in carta pieghettata e dipinta,
vetro e legno. Tutte opere strappate a oblio e dispersione. Il
compito del Mibact pero', sostiene Montanari, non e' finito: "Per
essere tutelate, per vivere davvero - avverte- queste opere
hanno bisogno ora di giovani storici dell'arte assunti a tempo
indeterminato che le conservino, le studino, le restituiscano
alla conoscenza di tutti".
fonte: Silvia Lambertucci per ANSA
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