E' il premio Nobel Bob Dylan il primo
grande ospite della prossima stagione dell'Auditorium Parco
della Musica di Roma, dove sara' per tre date: 3, 4 e 5 aprile
nella sala Santa Cecilia.
Lo annuncia l'Auditorium sui social.
"Sono molto orgoglioso e felice di ospitare un artista cosi'
prestigioso e importante ad un anno e mezzo dal conferimento del
Nobel - dichiara all'ANSA Jose' Dosal, AD della Fondazione Musica
per Roma - Un simbolo della musica mondiale, un poeta della song
americana che il pubblico italiano sono convinto accogliera' con
immenso entusiasmo. E' il primo dei grandi nomi di una stagione
che si annuncia ricca di sorprese e che presenteremo domani
proprio in Auditorium".
Intanto Francesco De Gregori va negli USA per rendere omaggio al suo grande maestro. "Ho sempre amato molto Bob Dylan
e mi sembra giusto restituirgli un po' della musica che gli ho
preso". De Gregori sbarca per la prima volta negli USA e rende omaggio a Dylan.
Il cantautore ha chiuso alla Town Hall di New York, non
a caso luogo dove in passato si e' esibito lo stesso Dylan, il
suo breve tour in nord America con due tappe, prima a Boston e
poi a New York appunto.
Due ore di concerto alternando, come lui
stesso ha detto, pezzi che ha suonato raramente e i suoi
successi storici.
"Magari non erano buoni come singoli - ha
spiegato a proposito dei brani poco suonati - ma quando fai un
concerto devi fregartene di quello che passano o non passano le
radio".
Dall'album 'De Gregori canta Bob Dylan - Amore e furto'
(2015), De Gregori ha cantato 'Non e' buio ancora', traduzione di
'Not Dark Yet', spiegando che anche se si tratta di un inno alla
depressione e' una canzone molto bella.
"Di Dylan mettero' in
scaletta anche un pezzo preso del mio ultimo disco di traduzioni
- aveva detto prima di iniziare il suo tour-. Puo' sembrare una
stranezza andarlo a cantare in italiano davanti a un pubblico
internazionale. Ma una sera a Parigi ho sentito Dylan cantare in
inglese 'Les feuilles mortes' e da allora ho capito che si puo'
fare tutto".
Durante la prima parte del concerto De Gregori ha introdotto
tutte le canzoni, sottolineando anche la s
ua intenzione di
iniziare con brani tristi, durante la seconda parte ha smesso di
parlare e ha lasciato invece la parola alla sua musica quella
dei successi che non stancano mai, 'Generale', 'Rimmel', 'La
donna cannone', 'Buonanotte fiorellino', mandando a casa tutti
contenti, sempre come lui stesso ha detto.
Ad accompagnare in tour il cantautore poeta, Guido
Guglielminetti (basso e contrabbasso), Carlo Gaudiello (piano e
tastiere), Paolo Giovenchi (chitarre) e Alessandro Valle (pedal
steel guitar e mandolino). "In questo giro di club non avremo un
batterista - ha spiegato ancora De Gregori - ci saro' io che
batto il piede sul palco e basta. E poi ci saranno un paio di
chitarre, un basso e una tastiera. La maggior parte dei
batteristi che conosco ormai cercano di somigliare a una
batteria elettronica e questa cosa non mi piace".
fonte Gina di Meo per ANSA
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