è appena uscito in libreria il nuovo libro di Gianfranco Giustizieri che indaga nella storia del Novecento Italiano, con la recensione che ad esso ha dedicato Federico Mussano.
Quattro località, un motto
di Federico Mussano
Non poteva esserci cornice migliore del 1° Raduno del Battaglione Alpini L’Aquila e dell’Auditorium del Parco nel capoluogo abruzzese per presentare l’ultima fatica editoriale di Gianfranco Giustizieri, cultore della vita e della cultura di tale regione, e pensiamo che – mai come questa volta – lo studioso si sia distaccato dal suo Abruzzo… non certo distaccato in termini affettivi (e come poteva essere? il motto dannunziano “d’Aquila penne, ugne di leonessa” non richiama forse le quattro località L’Aquila, Penne, Orsogna e Leonessa, adesso laziale ma un tempo abruzzese?) ma distaccato in termini di trasferte a Roma per svolgere una ricerca rigorosa, uno studio di fervore filologico e storico che doveva necessariamente condurre Giustizieri presso l’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito.
L’attenzione dell’editore Carabba per i motti dannunziani si era già manifestata in altre occasioni, valga per tutte la citazione del saggio di Paola Sorge pubblicato nel 2010 con il titolo Motti Dannunziani in cui – lo ricorda Giustizieri – la studiosa romana sottolineava come ognuno di tali motti rispondesse a una funzione ben precisa e se alcuni esulavano completamente dalle tematiche dell’eroismo e dell’ardimento (è noto come il Vate fosse anche creatore di motti pubblicitari) altri nel solco patriottico erano pienamente calati.
Sfogliamo il libro per immagini e facciamolo per due motivi: per la suggestione della foto di copertina – stella alpina sì, ma stella alpina dell’Appennino – e per evitare di svelare al lettore il mistero del motto che tra «Storia, Poesia, Leggenda in terra d’Abruzzo e anche oltre», come recita il sottotitolo, conduce a svolgere una «indagine poliziesca alla Sherlock Holmes» per citare il presidente Capezzali della Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi. Tra le immagini troviamo la copertina di Merope e vediamo d’Annunzio in divisa da aviatore, ma le imprese dell’aria non c’entrano con la localizzazione storica del motto: vediamo però anche uno scenario di mare, la foto di un cacciatorpediniere e notiamo come il capitolo a pagina successiva si intitoli “Il verso rivelatore”…
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