“Il mio paese sono quattro baracche e un gran fango,
ma lo attraversa lo stradone provinciale dove giocavo da bambino.
Siccome - ripeto - sono ambizioso, volevo girare per tutto il mondo e,
giunto nei siti più lontani, voltarmi e dire in presenza di tutti
'Non avete mai sentito nominare quei quattro tetti?
Ebbene, io vengo di là'".
(Cesare Pavese, da “Racconti ”, vol. II, “La Langa")
ma lo attraversa lo stradone provinciale dove giocavo da bambino.
Siccome - ripeto - sono ambizioso, volevo girare per tutto il mondo e,
giunto nei siti più lontani, voltarmi e dire in presenza di tutti
'Non avete mai sentito nominare quei quattro tetti?
Ebbene, io vengo di là'".
(Cesare Pavese, da “Racconti ”, vol. II, “La Langa")
I “quattro tetti” di Santo Stefano Belbo sono cambiati dall’inizio del Novecento, quando erano teatro della vita di Cesare Pavese, ma sopravvivono come luoghi della memoria che ogni anno il Festival riempie con le parole dello scrittore.
Per l’edizione 2016, nata dalla collaborazione tra il Circolo dei lettori e la Fondazione Cesare Pavese, in programma da venerdì 22 a domenica 24 luglio e giovedì 4 agosto la città delle Langhe si anima di reading,passeggiate letterarie, incontri, musica elettronica e contributi video: componenti di un unico racconto che reinterpreta in chiave contemporanea la geografia reale, rendendola mappatura affettiva della visione del mondo del romanziere piemontese.
Venerdì 22 luglio alle ore 21 in piazza della Confraternita l’inaugurazione è affidata alla voce dell’attore Vinicio Marchioni accompagnato dal polistrumentista Ruben Rigillo nel reading Ritratto di un uomo. Una serata che mette in scena, attraverso letture e brani tratti da La Luna e i falò e Lavorare stanca, un mosaico di sguardi per restituire la «malinconia voluttuosa e svagata del ragazzo che ancora non ha toccato la terra e si muove nel mondo arido e solitario dei sogni» (Ritratto d’un amico, Natalia Ginzburg).
Sabato 23 luglio alle ore 10.30 la passeggiata letteraria condotta da Elena Varvello è un percorso a piedi che dai libri porta alla città e viceversa. Alle ore 16 nel Chiostro della Fondazione il giornalista de La Stampa Luca Ferrua ricostruisce il filo che lo lega alla tavola nell’incontro Di cibo e di storia. Alle ore 18 in piazza della Confraternita va in scena Nella vigna dell’anima, spettacolo teatrale scritto da Carlo Cerrato che è un viaggio tra le poesie della fatica contadina, attraverso le parole di William Least Heat Moon, Arturo Bersano, Jorge Luis Borges, Guido Ceronetti, Paul Collins, Frederic Mistral, Gigi Monticone, José Saramago e Miguel Torga. Con Simona Codrino, Sergio Danzi, Ileana Spalla, Med in Itali; consulenza artistica musicale Marco Notari; luci e fonica Michele Demma; letture e suoni a cura di Casa del Teatro 3. L'Arcoscenico di Asti; in collaborazione con Gente & Paesi Onlus.
Alle ore 21.30 è il pianoforte di Davide “Boosta” Dileo a far rivivere l’immaginario letterario di Paesi tuoi, il più americano dei romanzi di Pavese per ambiente, personaggi e linguaggio. Alle ore 23 la serata si conclude con la performance live Evasioni e ritorni che attraverso l'immaginario del duo artistico Masbedo, il chitarrista Paolo Spaccamonti, il trombettista Ramon Moro,i live-electronics e il video-mapping a cura di Superbudda Creative Collective restituiranno la tensione percorsa da Pavese tra la vita convulsa della città e il microcosmo del paese.
Domenica 24 luglio alle ore 10.30 la seconda passeggiata letteraria condotta da Francesco Pacifico è alla ricerca dei colori e delle sfumature di Santo Stefano Belbo, che - filtrata e rielaborata nelle opere di Pavese - è divenuta personaggio fondamentale delle sue storie. La giornata prosegue alle ore 18.30 in piazza della Confraternita con il reading Pavese fra gli dei tratto da I dialoghi con Leucò a cura di Marcello Fois accompagnato dal musicista Gavino Murgia: brevi conversazioni a voce e sax analizzano le angosce degli uomini e le imperscrutabili leggi che le governano. Alle ore 19.30 l’aperitivo è con i prodotti della Pro loco Santo Stefano Belbo, mentre alle ore 21 alla Cascina delle Rocche (località Moncucco), Massimo Zamboni rilegge le pagine di L'eco di uno sparo. Cantico delle creature emiliane (Einaudi). Nell’ambito di Voci dai libri a cura di Biblioteca di Santo Stefano Belbo. A seguire degustazione offerta dalla famiglia Scavino.
Con gli occhi di Cesare Pavese si conclude la sera di giovedì 4 agosto con un appuntamento dedicato alla tradizione dei falò: alle ore 19 in Piazza San Rocco la Pro loco di Santo Stefano Belbo allestisce la consueta cena sotto le stelle, seguita, alle ore 21 dall’accensione dei falò sulle colline di Santo Stefano Belbo e, alle ore 21.30, dal concerto della Filarmonica santostefanese.
Tutti gli appuntamenti del Festival sono a ingresso libero (con esclusione della cena del 4 agosto) e in caso di maltempo si terranno presso la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo.
Con gli occhi di Cesare Pavese è un progetto a cura di Circolo dei lettori, Fondazione Cesare Pavese e Pavese Festival; con il patrocinio di Regione Piemonte e Comune di Santo Stefano Belbo; con il sostegno diCompagnia di San Paolo, Fondazione Crt, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo; partner tecnico Relais San Maurizio 1619; contributi web di Doppiozero.
il Circolo dei lettori – via Bogino 9, Torino
Comunicazione e ufficio stampa
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