Dalla "restituzione del
posto" che a santa Maria Maddalena "spetta nella tradizione
cristiana" da parte di Papa Francesco, che ha stabilito che dal
22 luglio di quest'anno la memoria liturgica di questa "apostola"
sia elevata al grado di festa nel Calendario romano generale,
"può finalmente partire il riconoscimento del ruolo delle donne
nella Chiesa".
E' l'analisi di Lucetta Scaraffia sulla prima
pagina dell'Osservatore Romano.
"Da quasi duemila anni era sotto gli occhi di tutti la presenza
decisiva davanti al sepolcro vuoto di Maria Maddalena, la prima a
dare la buona notizia della resurrezione: proprio lei, una
donna", scrive la storica. "Nessuno però sembrava essersene
accorto veramente. Nei secoli si sono persino formate storielle
misogine, come quella che Gesù fosse apparso innanzi tutto a una
donna perché le donne chiacchierano di più e così la notizia si
sarebbe diffusa più in fretta. Inoltre, alcuni autorevoli
commentatori si erano domandati come mai il risorto avesse
trascurato sua madre, giungendo perfino a immaginare
un'apparizione a Maria prima dell'incontro con la Maddalena, in
modo da ristabilire una gerarchia che si considerava alterata.
Su Maria di Magdala, proprio per la sua evidente vicinanza con
Gesù, erano sorte addirittura voci inquietanti, tanto da farla
diventare simbolo della trasgressione sessuale, rilanciato da
leggende tenaci, vive ancora oggi: molti ricordano la Maddalena
del film di Martin Scorsese L'ultima tentazione di Cristo, e
certo molti di più hanno letto Il codice da Vinci, best seller
fondato proprio sul presunto segreto del matrimonio fra lei e
Gesù".
"Tanto è stata lunga e difficile la strada che ha portato
all'accettazione della verità, una verità semplice ma espressiva
di un messaggio che molti non volevano ascoltare: e cioè che per
Gesù le donne erano uguali agli uomini dal punto di vista
spirituale, avevano lo stesso valore e le stesse capacità",
scrive ancora l'editorialista dell'Osservatore Romano.
"Per
questo era così difficile ammettere che Maddalena era
un'apostola, la prima fra gli apostoli a cui si è manifestato il
Signore risorto. Per questo proprio da lei, cioè dalla
restituzione del posto che le spetta nella tradizione cristiana,
può finalmente partire il riconoscimento del ruolo delle donne
nella Chiesa. Papa Francesco l'ha capito chiaramente, e ha
avviato in questo modo un processo che non si potrà più fermare".
Scaraffia conclude: "Grazie allora a Papa Francesco da parte di
tutte le donne cristiane del mondo, perché con la creazione della
nuova festa di santa Maria Maddalena rende loro merito".
La decisione del Pontefice vuole spingere la Chiesa a "riflettere
in modo più profondo sulla dignità della donna, la nuova
evangelizzazione e la grandezza del mistero della misericordia
divina", si legge nell'apposito decreto in latino della
Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti,
pubblicato con la data del 3 giugno, solennità del Sacro Cuore di
Gesù, e reso noto stamane.
Nota "come colei che ha amato Cristo
ed è stata molto amata da Cristo", definita da san Gregorio Magno
"testimone della divina misericordia" e da san Tommaso d'Aquino
"apostola degli apostoli", la Maddalena "può essere oggi compresa
dai fedeli come paradigma del compito delle donne nella Chiesa".
Nel sottolinearlo il decreto mette in evidenza la volontà del
Pontefice di proporre "più convenientemente" ai fedeli il suo
esempio di "prima testimone ed evangelista della risurrezione del
Signore".
in testa Maria Maddalena, Perugino, 1500.
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