Inediti come 'Tradimento' scritto nel
1934, undici racconti finora ignoti, una suite autobiografica e
sorprendenti cronache dalle fabbriche di Torino o dalla
desolazione di Matera.
Arriva in libreria domani negli ETBiblioteca Einaudi 'Un'assenza' (pp 366, euro 18) che raccoglie
'Racconti, memorie, cronache 1933-1988' di Natalia Ginzburg, a
cura di Domenico Scarpa con in copertina Raja di Felice
Casorati.
Sono trentasette testi, per la maggior parte mai raccolti
prima d'ora, apparsi in alcuni casi in riviste o antologie, che
restituiscono, lungo piu' di mezzo secolo, gli itinerari di una
tra le piu' belle voci del Novecento italiano.
Nella prima parte sono raccolti per la prima volta tutti i
racconti brevi di Natalia Ginzburg: quindici testi dei quali
undici mai radunati prima d'ora in volume.
La seconda parte,
'Memorie e cronache', con 22 testi di cui 12 mai apparsi in
volume, si apre con la poesia 'Memoria' dell'8 novembre 1944. E'
dedicata a Leone Ginzburg, primo marito di Natalia, morto nellaprigione di Regina Coeli in seguito alle torture dei carcerierinazisti.
Un testo conosciuto, da rileggere e custodire come il
'Discorso sulle donne'.
Realizzato con mezzi che sembrano poverissimi, ogni racconto
di Natalia Ginzburg è, come viene sottolineato nella quarta di
copertina, "una rivelazione, una vicenda che scorre su piu'
nastri, che imperturbabile va addizionando gesti, oggetti e
battute di dialogo, che si toccano per vie segrete e non si
dimenticano".
Nelle oltre 350 pagine si ritrova la voce ruvida, duttile,
scontrosamente intonata, della Ginzburg, nata a Palermo nel 1916
e morta a Roma nel 1991, autrice di libri come 'Le piccole
virtu", 'Lessico famigliare' e 'Mai devi domandarmi'.
'Un'assenza' e' la storia di questa voce nel suo lungo
percorso in cui viene reso visibile il cammino di un autore che
si sperimenta nella scrittura breve come primo genere di
composizione.
Nel volume anche Notizie sui testi con una grande quantità di
documenti dove, nella maggioranza dei casi, e' ancora una volta
l'autrice a testimoniare di se'.
Fonte: Mauretta Capuano per Ansa.
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