18/01/13

Un mistero di cui mai arriveremo al fondo - John Barrow e l'universo.





E' un utilissimo riepilogo delle nostre attuali conoscenze sulla nostra vita, sul tempo, e sull'ambiente cosmico nel quale siamo 'gettati' dal momento della nascita. 

Trascrivo qui qualche punto saliente, tratto dalla recensione che ne ha fatto Giuseppe Bonaviri sul Corsera:

- Tutte le recenti teorie fisiche confermano la grande metafora del racconto biblico contenuto nel Libro della Genesi: La materia luminosa - nata dal big bang - è fatta di onde elettromagnetiche e di fotoni che dilagano in veri oceani di luce. Così si sono creati lo spazio e il tempo che - secondo gli studi di Sitter e di Einstein - sono i fratelli siamesi di un tutt'uno. Ne nasce il concetto antitetico di luce/buio che ogni essere vivente porta dentro di sé nella propria coscienza.

- Dopo miliardi di anni si sono modellati i ritmi esterni (stagioni/notte-giorno... ecc..) e i ritmi biologici che - complice il concetto del tempo come noi lo interpretiamo - ci dà le varie fasi della vita, fino alla morte quando lo spaziotempo come è da noi inteso, scompare.

- Queste coordinate di vita ci permettono di studiare i misteri del cosiddetto supermondo, costituito da nucleo ed elettroni di ogni singolo atomo di cui è composta la materia da noi conosciuta.

- Dal punto di vista macrocosmico, invece la nostra vita si svolge su un pianeta - la Terra - che in ogni anno (terrestre) si sposta di venti miliardi di chilometri. La Terra, a sua volta, è inserita in un sistema solare che gira intorno alla sua Galassia (Via Lattea), la quale ha una rotazione che dura duecentoventi milioni di anni (comportando periodi di glaciazione e disgeli). La Via Lattea è poi - su scala dell'Universo - meno di un granello di sabbia in un oceano. L'Universo - il nostro Universo - è infine - come dimostrano tutti i più recenti modelli fisici - solo uno degli Universi esistenti all'interno di un Multiverso, composto di Infiniti Universi.

Ecco come si conclude l'articolo di Bonaviri: Insomma, se guardiamo il tutto con occhi di meraviglia, ci accorgiamo di trovarci immersi in un mistero di cui mai arriveremo al fondo.

E' chiaro che gli uomini - tutti gli uomini - vivendo, si dimenticano completamente di queste implicazioni. 

Semplicemente: non ci pensano. Anche perché - sostiene qualche filosofo - se ci si pensasse con continuità si finirebbe per perdere il senno, per impazzire. E allora, è molto meglio vivere pensando al conto in banca o a chi sarà il prossimo eliminato nella casa del grande fratello.

Fabrizio Falconi  (fonte qui)




Ma, nello stesso tempo, come non sorridere di fronte alle grandi menti razionaliste del nostro tempo che pretendono di spiegare, asserire, confutare, negare i misteri dell'esistenza ? Dio non esiste ! La vita è nata dal brodo primordiale ! La telepatia è superstizione ! Gli animali non hanno un anima ! Gli spettri non esistono ! 

Roba da trogloditi !

E tutto questo, il sapientone di turno lo dice mentre continua a girare - briciola nelle briciole, nell'Infinito Multiverso del Grande e del Piccolo... scheggia di spazio-tempo (particolare di grandezza infinitamente piccola) nell'Infinita vita inesplorata e inesplorabile della Creazione...

Fabrizio Falconi (fonte Mysterium)

1 commento:

  1. Astrophysics vs Poetry (or : “Big Bang” according to the 19th century poet):

    Polish poet Juliusz Słowacki [1809-1849] wrote between 1843/4-1846? a mystical prose poem entitled “Genesis from the Spirit” published in 1871. If we reduce the mystical parts of the poem to a minimum we arrive at a poetic description of the “Big Bang” :

    “…The Spirit… turned one point… of invisible space into a flash of Magnetic-Attractive Forces. And these turned into electric and lightning bolds – And they warmed up [in the Spirit… You, Lord, forced him…] to flash with destructive fire… [You turned the Spirit… into] a ball of fire and hung him on the abysses… [And here… a circle spirits… he grabbed] one handful of globes [and swirled them around like a fiery rainbow]… “

    So the poet described here a certain physical process with the following steps or stages :
    - a flash of « Magnetic-Attractive Forces » (at one point of space)
    - transformation into ˮelectric and lightning forcesˮ
    and then:
    - ˮwarming upˮ,
    - - a destructive flash of fire, a fireball.
    and finally appears
    - ˮhandful of globesˮ...

    This is how poetic intuition could anticipate the scientific discoveries… (see : https://www.salon24.pl/u/edalward/1334289,big-bang-according-to-the-19th-century-polish-poet-j-slowacki for more information )

    RispondiElimina

Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.