Per rigenerarci dopo i bagordi del Capodanno, vi propongo una piccola condivisione su uno dei più grandi mistici del Novecento.
La vita di Jiddu Krishnamurti è una vita piena di misteri.
Oggi si assiste a un grande fiorire di interesse per la figura di questo pensatore, nato in estrema povertà nell'India Meridionale il 12 maggio 1895 (dunque nel segno del Toro), alle 12,30 del mattino, e morto nel sonno il 17 febbraio del 1986.
Chi era Krishnamurti ?
A questa semplice domanda è difficile rispondere.
Un bambino indiano che a 10 anni viene intercettato da una associazione di ricconi inglesi illuminati, guidati dalla mistica russa Madame Helena Petrovna Blavatsky e da Henry Steel Olcott, suo amico del cuore.
Questa congrega ha preso il nome di Società Teosofica e in quel periodo (1909) è guidata da Annie Besant e Charles Webster Leadbeater, entrambi sensitivi. E' quest'ultimo che si accorge della speciale aura che risplende intorno al piccolo K., e si convince che il piccolo non è altro che la reincarnazione del Buddha Maitreya (una delle manifestazioni del Buddha), di cui è stato annunciato l'evento.
Il piccolo viene trapiantato in Europa, prima in Normandia, poi a Londra. Al ragazzo - venerato come un Dio - vengono assicurati i migliori studi, le migliori frequentazioni. Del resto egli manifesta, anche nella persona, una eleganza e uno stile senza eguali.
Lo accompagna, nella sua nuova esperienza europea, il fratello Nitya, più piccolo, al quale egli è legato fortissimamente e che muore in circostanze tragiche.
Nel 1929 in occasione di un raduno della Stella d'Oriente, chiesa della quale il ragazzo è stato messo a capo, tenutosi in Olanda, al quale presenziano più di 3000 fedeli, Krishnamurti, a sorpresa, con un discorso memorabile e imprevedibile, scioglie l'Ordine dopo aver declamato che La verità è una terra senza sentieri e che non la si potrà mai ottenere attraverso nessuna organizzazione, chiesa, maestro o guru.
In seguito chiude ogni suo rapporto con la Società Teosofica e, restituisce tutte le donazioni ricevute dagli adepti (ingenti somme di denaro,ville e terreni).
Ciò nonostante, non gli è difficile trovare il denaro (finanziamenti di benefattori e vendite dei suoi libri) per iniziare la sua nuova attività divulgatrice: ha infatti ormai maturato la Verità ed è pronto per diffonderla: il mio unico scopo è rendere l'uomo assolutamente, incondizionatamente libero.
Per i successivi cinquantasette anni della sua lunga vita Krishnamurti viaggia in lungo e in largo per il mondo al fine di trasmettere il suo insegnamento liberatorio, rifiutando sempre la venerazione personale.
Oggi esistono scuole e fondazioni sparse in tutto il pianeta che analizzano e studiano i suoi libri, il suo pensiero, anche in Italia.
Un pensiero che solo apparentemente è difficile, arduo. Ma che invece, se approfondito, spalanca incredibili vie di autoconoscenza e sviluppo personale.
Tutta la vasta opera di Krishnamurti è tradotta e stampata in Italia da Ubaldini Editore, che consiglio rispetto alle molte edizioni commerciali, disponibili e spesso molto mal tradotte.
Sulla vita di Krishamurti, incredibilmente affascinante, e piena di enigmi, il testo fondamentale è:
Così scriveva Krishnamurti nel 1959:
Noi ci riempiamo il cuore con le cose della mente e di conseguenza teniamo il cuore sempre vuoto e in attesa... E' la mente che si attacca, che è invidiosa, che s'impossessa e che distrugge... Noi non ci limitiamo ad amare, ma smaniamo per essere amati; diamo per ricevere, che è la generosità della mente, non del cuore. La mente è sempre alla ricerca di certezze e sicurezza; e può l'amore essere certificato dalla mente ? Può la mente, la cui intima essenza è il tempo, catturare l'amore, che di per sè è eternità ?
Fabrizio Falconi.
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