07/11/11

Pensare e Sentire - Il Libro Rosso di C.G.Jung



Ogni tanto capita di leggere qualcosa che balugina nella mente, appena letto, e resta, e si ferma e si sedimenta. Il significato, apparentemente oscuro, si fa via via più chiaro. Diventa a poco a poco illuminante. Coglie nel segno ciò che stai cercando, forse senza saperlo. A me è successo nel mezzo del cap.IX del Libro Rosso di Jung, rimasto per molti anni inedito ed ora divenuto una miniera per coloro che vogliono misurarsi con la profondità della conoscenza.   Ecco cosa scrive in questo passo Jung.

Chi preferisce pensare piuttosto che sentire fa marcire nell'oscurità il proprio sentire. Non matura, ma nel marciume produce dei getti malaticci che non arrivano alla luce.   Chi preferisce sentire piuttosto che pensare lascia il suo pensiero nell'oscurità dov'esso appende le sue reti ad angoli lerci, tele vuote con cui cattura zanzare e falene.


.. Perciò essi furono l'uno per l'altra veleno e morte.  


Il pensatore accolga in sé il suo piacere, colui che sente accolga il proprio pensiero. Questo porterà a trovare la via. 

E' forse proprio questo il punto nel quale ci troviamo. Una nuova congiunzione di pienezza, che renda finalmente libere le nostre - provate - anime. Per ricominciare a sentire e a pensare veramente.

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