03/11/11
Orientarsi ad amare (veramente) - Simone Weil.
Una volta ho trascorso alcuni giorni in montagna meditando insieme alla grande anima di Simone Weil, attraverso i suoi scritti.
Tutti noi nella vita, ci riempiamo le orecchie e le bocche della parola Amore. E invano ne cerchiamo il senso, il significato, il sapore.
Potremmo dire che tutta la vita la passiamo a cercare l'amore. Quello stesso amore che sappiamo che esiste.
Che una madre ci ha donato mettendoci al mondo, e proteggendoci nei primi istanti della nostra vita, e che mai più riusciamo a trovare (o quasi mai) nei termini esatti in cui noi lo vogliamo.
L'amore - questo lo capiamo invecchiando - non viene mai. Non viene mai, se non impariamo NOI STESSI ad amare, a darlo. E' questa la più grande certezza che ciascuno può sperimentare, ma che è invitato a fare prima che i rimpianti prendano il posto della pienezza: se non si è capaci di amare, non si verrà mai amati.
Ma come si fa ad amare ? E soprattutto come si fa a mantenere vivo il proprio amore, a non lasciarlo appassire, scivolare, corrompere dalla vita di tutti i giorni ? A questa grande domanda risponde Simone Weil, morta a 34 anni per la consunzione di una vita e di un amore donato per tutta la vita, di una vita quasi leggendaria.
Scrive Simone nel 1942 mentre si trova a Marsiglia, per sfuggire ai nazisti e al suo destino di ebrea: "bisogna soltanto sapere che l'amore è un orientamento e non uno stato d'animo. Se lo si ignora, si cade nella disperazione al primo contatto con la sventura. "
Queste poche parole, in quei giorni trascorsi in montagna, mi hanno folgorato. Le ho avvertite come pura verità. E' così, è semplicemente così. L'amore, per essere amore, amore vero, deve essere un ORIENTAMENTO, e non uno stato d'animo.
Solo se siamo orientati ad amare, riusciamo ad amare veramente. Se il nostro amore è uno stato d'animo, siamo come canne al vento.
Orientarsi all'amore, vuol dire come aggiustare la sintonia di una radio. Mettersi in ascolto di quel che è l'amore vero, e volere soltanto quello. Orientarsi all'amore, vuol dire non avere più paura di niente. Nemmeno della morte.
Scrive ancora Simone Weil: Chi riesce a mantenere la propria anima orientata verso Dio mentre un chiodo la trafigge, si trova inchiodato al centro stesso dell'universo. E il vero centro, che non sta nel mezzo, che è fuori dello spazio e del tempo, che è Dio. Secondo una dimensione che non appartiene allo spazio, che non è il tempo, che è una particolare dimensione, questo chiodo ha fatto un foro attraverso la creazione, attraverso lo spessore dello schermo che separa l'anima da Dio.
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