26/01/16

Andrej Tarkovskij e la Meditazione Trascendentale.




Rileggendo i meravigliosi diari di Andrej Tarkovskij (*), mi sono imbattuto in un particolare che non ricordavo.  

C'è un tratto che accomuna Tarkovskij a Bergman e a Fellini: il fascino per il magico, l'inconsueto, il soprannaturale, l'inspiegabile. 

Nella sua curiosa voracità intellettuale, Tarkovskij voleva conoscere e approfondire anche temi come la parapsicologia e gli avvistamenti UFO, come risulta dagli incontri con la giornalista estone Jure Lina, residente in scandinavia, che il regista incontrò più volte nel 1976.

Tre anni più tardi, invece, durante il viaggio in Italia con Tonino Guerra, alla ricerca di locations per Nostalghia, Tarkovskij si avvicinò alla Meditazione Trascendentale, di cui abbiamo parlato spesso in questo blog.

Accadde esattamente nel luglio del 1979 quando Tarkovskij, insieme a Guerra, fu ospite di Michelangelo Antonioni, nella sua splendida villa, in Sardegna, sulla Costa Paradiso. 

Tarkovskij descrive nei diari la bellezza della villa ("Tamarindi, alberi nani, ammassi rocciosi, c'è dell'acqua tutto intorno...Una spiaggia straordinaria"); descrive i suoi ospiti (Michelangelo è molto gentile, sua moglie Enrica è piena di attenzioni, una padrona di casa perfetta); manifesta i suoi dubbi  (A sentire Tonino, questa casa costa circa 2 miliardi di lire, un milione e settecentomila dollari. La casa. Michelangelo ha troppo "buon gusto"). 

Il 31 luglio, tre giorni dopo il suo arrivo, Tarkovskij annota:

Oggi ho compiuto il mio primo esercizio di Meditazione Trascendentale, sotto la guida di Enrica.  Domani faremo l'esercizio individualmente.  Gli esercizi, o le tecniche da imparare sono quattro. Alla fine della prima lezione, l'allievo deve offrire al suo maestro (in segno di riconoscenza) un mazzo di fiori, due frutti e un pezzo quadrato di stoffa bianca (un tovagliolo oppure un fazzoletto). Domani dovrò andare a fare un po' di compere con Michelangelo. 
Prima meditazione: Mantra. 

E il giorno dopo, 1 agosto:

Meditazione al mattino. Più profonda, ma avevo la tendenza ad addormentarmi. E'un peccato che il primo giorno di digiuno coincida con il mio giorno di meditazione. Non ho avvertito le "pulsazioni blu". 
In serata la mia meditazione ha funzionato bene. Enrica ha tenuto lezione a me e a Lora (ndr la moglie russa di Tonino Guerra), Ho visto di nuovo dei lampi blu. 

poi il 3 agosto: 

La meditazione la mattina, non è andata male. La sera invece, molto male. Ho dovuto quasi smettere. Bisognava scacciare continuamente tutti i pensieri che ininterrottamente si intromettevano. Spero che domattina andrà meglio. 

Fa una certa impressione immaginare Tarkovskij, Antonioni, Guerra, in quella magica estate del 1979. Sembra moltissimo tempo fa. E sarebbe interessante scoprire come proseguì la "pratica meditativa" di Tarkovskij. 

Che ci manca sempre di più.

* I diari di Andrej Tarkovskij, con il titolo scelto dall’autore, Martirologio, sono stati pubblicati per la prima volta in Italia dalle Edizioni della Meridiana di Firenze, nel 2002, curati dal figlio del regista, Andrej A. Tarkovskij e la traduzione dal russo di Norman Mozzato. I diari coprono un intervallo di tempo che va dal 1970 all’anno della morte, il 1986.

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