Sul ritorno del bosco è il tema della 12ma edizione delle Giornate
internazionali
di studio sul paesaggio
18 - 19 febbraio, alla Fondazione Benetton
La Fondazione Benetton Studi Ricerche riunisce, il 18 e 19 febbraio nella sua
sede di Treviso, un gruppo di esperti di fama internazionale per approfondire e
discutere sul tema del “ritorno del bosco” nel paesaggio contemporaneo.
È questo il filo conduttore delle Giornate internazionali di studio sul
paesaggio, l’incontro pubblico annuale ideato per promuovere un confronto di
idee e un aggiornamento critico legato alla linea di ricerca della Fondazione,
in particolare al tema dello studio e la cura dei luoghi.
“La scelta di questo tema per la dodicesima delle nostre Giornate
internazionali di studio sul paesaggio - evidenzia Marco Tamaro, direttore
della Fondazione -indica l’urgenza di approfondire una riflessione critica su
un processo in atto, ben visibile nei paesaggi che ci appartengono, denso di
contraddizioni e conflitti, ma anche di segni di riconciliazione. È una
riflessione in continuità con un confronto che ci ha visto approfondire nelle
edizioni precedenti temi come Curare la terra nel 2014 e Paesaggio e
conflitto nel 2015”.
“Il tema del ritorno alla terra, già discusso nelle passate edizioni,
assume qui – anticipa Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della
Fondazione Benetton Studi Ricerche - una connotazione specifica. Ci si
interroga infatti sullo scorrere nel nostro mondo di un doppio registro che
vede da un lato l’erosione di pascoli e campi incolti per via di un bosco che
inesorabile avanza, mentre dall’altro vede intere regioni sconvolte da opere di
disboscamento. Questo ritorno del bosco non attraversa soltanto la
dimensione territoriale del paesaggio, ma sembra manifestarsi anche nelle
città, dal disordine delle periferie ai giardini più accurati, con espressioni
che raccolgono e attualizzano il significato di visioni culturali che da sempre
individuano nel selvatico una parte imprescindibile del giardino e del
paesaggio, oggi visibile nelle aspirazioni di una società che ritrova nella
prossimità di un bosco una nuova qualità dell’abitare”.
Venti gli esperti internazionali, provenienti da campi disciplinari e ambiti di
lavoro tra loro diversi, che si confronteranno nelle due giornate trevigiane
progettate dal Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche,
con il coordinamento di Luigi Latini e Simonetta Zanon.
Saranno illustrate esperienze fortemente emblematiche. Come farà Peter Walker
presentando la Ground Zero Memorial Forest o Georges Descombes con il
suo progetto per la Voie Suisse, una strada progettata nel cuore di una
foresta svizzera, e altri lavori ispirati al bosco e agli alberi; ancora,
l’esperienza milanese di Boscoincittà riportata da Luca Carra o il
“test” di “autorigenerazione” di un paesaggio rappresentato dal bosco
spontaneamente cresciuto sul Montello, negli spazi di una polveriera dismessa
dopo la fine della Guerra Fredda. A documentare questa interessante vicenda,
che vede Fondazione Benetton direttamente coinvolta, sarà il paesaggista
tedesco Thilo Folkerts.
Presentazioni, contributi a carattere scientifico ma anche riflessioni
culturali e sociologiche. Come quelle sulla mutazione dell’idea del bosco, da
luogo di paure e ricettacolo di storie cupe e fantasie, a luogo amico, connesso
alla città e agli spazi dell’abitare, oppure bosco come selva addomesticata,
nel suo rapporto con la storia del giardino e del paesaggio.
Naturale il richiamo, a lato dei lavori scientifici, al bosco nella
letteratura, con un omaggio affidato a Giuseppe Barbera e Isabella Panfido alle
selve ariostesche nell’Orlando Furioso. E di “Alberi” si occupa anche la
videoinstallazione del regista Michelangelo Frammartino che verrà proiettata in
occasione delle Giornate.
Da segnalare che tutti i lavori possono essere seguiti in diretta streaming nel
sito della Fondazione: www.fbsr.it. Le
relazioni videoregistrare saranno on line sul sito di Fondazione Benetton, con
abstract proposti attraverso brevi videointerviste ai relatori.
Informazioni
La partecipazione alle giornate è libera, fino a esaurimento dei posti
disponibili.
Per ragioni organizzative si prega ugualmente di comunicare alla Fondazione la
propria adesione tramite e-mail all’indirizzo fbsr@fbsr.it
oppure telefonicamente al numero 0422.5121 (lunedì-venerdì ore 9-13,14-18).
È prevista la traduzione simultanea in italiano e in inglese di tutte le
relazioni.
Agli architetti iscritti all’ordine che ne faranno richiesta saranno
riconosciuti i crediti formativi.
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