La ripetizione è una magia, è quel che rende magica la vita, ma è anche al contempo un mistero e una ossessione, come lo fu per Kierkegaard.
Il mistero della ripetizione - che sceglie da sé quando perpetuarsi - è quel che Handke chiamava 'durata': l'uomo può predisporre qualunque cosa, qualunque piano o artificio perché la ripetizione (amorosa o non) abbia luogo, ma essa sceglierà sempre autonomamente se ripetersi o no.
E' come quando torniamo in un luogo dove siamo stati grandemente felici e ci predisponiamo e predisponiamo perché tutto sia esattamente come la prima volta; eppure già sappiamo che forse non sarà così e che forse quella illusione si sceglierà come neve al sole, e che in quello stesso luogo e nelle stesse condizioni, troveremo invece il negativo della infelicità.
Fabrizio Falconi - 2024
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