05/01/19

Un'incredibile lettera ritrovata svela il "Giallo degli Uffizi", con il "Vaso di fiori" rubato dai nazisti.



Una lettera prova che un soldato tedesco della Seconda Guerra Mondiale, il caporale della logistica Herbert Stock, aveva trafugato e poi inviato a casa il quadro 'Vaso di Fiori' del fiammingo Jan van Huysum (1682-1749), tra i capolavori evacuati dagli Uffizi in ville della campagna fiorentina e poi rubato dalle truppe naziste in ritirata verso il Brennero

E' quanto rivela un reportage del settimanaletedesco Der Spiegel. 

Il 17 luglio 1944 Stock scriveva alla moglie Magdalena avvisandola che con la posta militare le avrebbe inviato la tela: "Ho un bel dipinto, fiori su tela. Lo spedisco. Starebbe bene in una cornice dorata". 

E cosi' la natura morta arrivo' nella casa del soldato, Halle an der Saale, in Sassonia, vicina a Lipsia, rimasta nella Germania Est (ex Ddr) anche se c'e' una seconda pista investigativa che porterebbe a Kassel, piu' a ovest.

Comunque sia la citta' sassone resta l'unica traccia certa su dove potrebbe esser stato il quadro poiche' poi, per decenni, pur essendo un'opera certificata, non se ne sapra' piu' nulla.

Si dovra' aspettare la caduta del muro di Berlino (1989) perche' la famiglia in possesso del dipinto potesse prendere contatti all'estero. 

Infatti nel 1991 il quadro viene proposto per una vendita alla case d'aste di Sotheby's a Londra, che pero' rinuncia a prenderlo in carico essendone incerta la provenienza

Negli anni 2000 quindi ci furono contatti, in piu' volte, da parte di alcuni legali degli eredi Stock, con le soprintendenze fiorentine alle quali lo offrirono in cambio di soldi, inizialmente 2,5 mln di euro che poi calarono a 500.000 euro, in pratica un riscatto. 

I funzionari del Ministero per i Beni culturali rifiutarono e denunciarono tutto all'autorita' giudiziaria. 

Quindi scatto' un'indagine per estorsione, coordinata dalla procura di Firenze, che vede adesso quattro cittadini tedeschi indagati. I carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio artistico nel tempo hanno individuato la famiglia del caporale, ma rimane tuttora ignoto il luogo dove viene conservato. 

Il dipinto fu portato via il 3 luglio 1944 dalla villa Bossi Pucci di Montagnana di Montespertoli (Firenze) dal reparto Kuntschutz incaricato di 'proteggere' le opere d'arte dagli eventi bellici. 

Nel viaggio verso la Germania, a Castel di Giovio (Bolzano), pero' le casse furono aperte e il quadro spari'. 

Intanto a Firenze si aspettano segnali dalla Germania dopo che a Capodanno il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ha posizionato un cartello con la scritta 'Rubato' nella Galleria Palatina dove 'Vaso di fiori' era esposto fino al 1943. 

"Si e' consumato in questi decenni un continuo tentativo di sciacallaggio ed estorsione ai danni dello Stato italiano - ha commentato Schmidt - 'Vaso di Fiori' si trova in ostaggio da oltre 70 anni di persone che cercano di ottenere un riscatto dall'Italia per un capolavoro che legalmente le appartiene".

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