In effetti, ancor oggi l'uomo sopporta meglio e più a lungo
una perfezione relativa la quale, invece, per la donna che, come regola
generale vi si adatta poco bene, può addirittura divenire pericolosa.
Quando la donna aspira alla perfezione dimentica
questo suo ruolo complementare, cioè quello della completezza, di per sé
imperfetto ma che proprio per questa ragione rappresenta l'elemento di
riscontro tanto indispensabile alla perfezione.
Infatti come la completezza è sempre imperfetta, così la perfezione è sempre incompleta
e rappresenta perciò uno stato disperatamente sterile.
'Ex perfecto nihil fit', dicono gli antichi
maestri, mentre invece l' "Imperfectum" porta in sé i germi di futuri
miglioramenti. Il perfezionismo termina sempre in un vicolo cieco, mentre la
completezza da sola manca dei valori selettivi.
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