Lila Azam Zanganeh
Vladimir Nabokov scrittore della
felicita' per eccellenza e della luce. L'autore di 'Lolita' era
prima di tutto questo per la scrittrice di origini iraniane LilaAzam Zanganeh che lo racconta, con un originale intreccio tra
romanzo e saggio, in 'Un incantevole sogno di felicita'. Nabokov,
le farfalle e la gioia di vivere' (euro 6,99).
Il libro esce in
Italia in ebook ed inaugura la collana 'Mosaico' della casaeditrice digitale indipendente emuse con illustrazioni di
Thenjiwe Niki Nkosi, nella traduzione di Stefania Riga, dopo la
pubblicazione nel 2011 in versione cartacea per L'Ancora delMediterraneo.
"Volevo far riscoprire Nabokov, la sua propensione alla
felicita' e alla bellezza, il suo essere scrittore della
consapevolezza e volevo avvicinare il maggior numero di persone
possibili alla sua idea di letteratura e far capire che non e',
come si crede, un autore difficile" dice all'ANSA Lila Azam
Zanganeh, 37 anni, che e' nata a Parigi da genitori iraniani, ha
fatto un master su Nabokov, insegnato ad Harvard, vive a New
York e sta scrivendo, con Jesse Lichtenstein, una sceneggiatura
su Nabokov per un film che sara' prodotto da Didier Jacob.
Il libro e' un viaggio in 15 tappe nell'immaginario
nabokoviano, con molte citazioni dalle opere dello scrittore
russo e con molti spunti immaginari, tra cui un'intervista
inventata, impossibile al punto da sembrare vera, in cui si
mostra un Nabokov lontano dallo stereotipo che lo associa al
malessere morale e sessuale.
Per 'Un incantevole sogno di felicita" ha avuto, caso raro e
difficilissimo, anche l'approvazione di Dmitri Nabokov, il
figlio dello scrittore e dell'adorata moglie Vera Slonim, morta nel 2012 e spauracchio di tanti nabokoviani.
"All'inizio avevo
paura di Dmitri, grande traduttore in inglese delle opere del
padre, un uomo molto attento ai dettagli, un pO' misogino, ma
alla fine l'incontro con lui, nel 2003, mi ha dato coraggio. Gli
ho letto tutto il libro a voce alta, poteva distruggermi e alla
fine mi ha dato i diritti delle opere e soprattutto mi ha detto
che avevo trovato la voce di suo padre. Siamo diventati amici e
sono rimasta vicino a lui fino alla fine" dice Lila che e' stata
scelta anche per fare parte della Fondazione Nabokov per
coltivare la memoria dello scrittore scrittore.
"Nabokov - spiega Lila - diceva che ci sono diversi tipi di
scrittori, il peggiore e' il maestro e il migliore e'
l'incantatore, quello che trasforma il nostro sguardo. L'arte
non ci insegna niente, ma attraverso la letteratura guardiamo
meglio il mondo. La bellezza e' importante ed e' il sentiero verso
il mondo dell'immaginazione che per Nabokov e' la realta' al suo
livello piu' alto. Con questo sguardo entriamo nella luce"
sottolinea Lila a cui non interessa l'autofiction che ora va
tanto di moda, ma proprio questo rapporto con l'immaginazione.
"Tutti i grandi romanzi sono dei racconti di fata". E cosi' in
Lolita e nel libro preferito da Lila, 'Ada o ardore', la gioia
deriva da un'esperienza estrema, dal desiderio spinto alla
follia.
Il libro digitale - che in Italia ha ancora un mercato
limitato - per la scrittrice e' "la forma perfetta per 'Un
incantevole sogno di felicita".
Fin dall'inizio lo avevo
immaginato in ebook. Il libro e' nato visuale, ci sono tante
immagini, disegni, anche un photoshop in cui io appaio di spalle
come intervistatrice dello scrittore.
E' anche un oggetto ludico
nel rispetto della verita' di Nabokov" sottolinea Lila che scrive
in inglese, parla tantissime lingue e benissimo l'italiano che
la mamma poetessa le ha fatto amare da bambina.
"L'Italia per me
e' la seconda patria. Da bambina l'ho girata tutta e rappresenta
per me un universo favoloso. I piu' cari amici che ho a New York
sono italiani". E ora Lila sta scrivendo un romanzo sull'amore
che "e' una riscrittura, molto fantastica, dell'Orlando furioso'
dell'Ariosto.
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