Va all'asta il libro del poeta
cileno Pablo Neruda, "Los versos del Capitan", che ispiro' "IlPostino", il romanzo di Antonio Skarmeta pubblicato nel 1986 e
divenuto celebre per la trasposizione cinematografica realizzata da
Massimo Troisi nel 1994.
E' un libro di mitica rarita' di cui non si
registrano copie vendute in asta nei decenni scorsi. Sara' messo in
vendita dalla casa Bloomsbury a Roma (Palazzo Odelscalchi) martedi' 27
marzo con una stima che oscilla tra 15.000 e 20.000 euro.
Neruda lo
scrisse a Capri nel 1951, esule e ospite nella villa che era stata di
Curzio Malaparte, e lo pubblico' l'anno successivo a Napoli, presso
Arte Tipografica (8 luglio 1952), finanziato dai compagni italiani
comunisti e socialisti.
La tiratura fu di sole 44 copie, 3 per lo
stesso Neruda e le altre 41 per i suoi famosi sottoscrittori, tra cui
Renato Guttuso, Salvatore Quasimodo, Giulio Einaudi, Elsa Morante, ma
anche Giorgio Napolitano, allora giovane dirigente comunista
napoletano.
Notevole la rarita' di questo volume originale di Neruda sul
mercato antiquario: nessuna copia e' stata battuta prima all'asta da
quando e' uscito alle stampe e solo di recente, nel marzo 2011, un
libraio antiquario pugliese offriva la copia n.19 (quella per
Salvatore Quasimodo) a 40.000 euro, per poi venderla presumibilmente a
30.000 euro.
La copia proposta da Bloomsbury e' in brossura editoriale
verdina con testa di Gorgone al centro, al frontespizio una figura
mitologica che ritorna a pagina 13 in posa diversa, e a pagina 177 una
veduta di Capri con barche in primo piano.
La copia riporta l'elenco
dei sottoscrittori, con il colophon con l'indicazione della tiratura
di soli 44 esemplari destinati ai sottoscrittori (in questo caso il
n.35), delicati restauri al dorso e alla cuffia superiore della
copertina, con un piccolo strappetto al primo foglio di guardia.
Nel 1951 Neruda fu ospite in esilio a Capri nella
villa dello storico italiano Edwin Cerio (la medesima di Malaparte),
dove compose gli struggenti versi d'amore per Matilde Urrutia, la sua
musa ispiratrice dopo la separazione con Delia del Carril. "I versi
del Capitano" e' un libro che occupa un posto particolare nella vasta
produzione di Neruda.
Fu pubblicato inizialmente anonimo, precauzione
presa dal poeta per non offendere la prima moglie, Delia del Carril, a
cui si sentiva ancora sentimentalmente legato. Questi versi
costituiscono infatti un unico canto d'amore per la donna che da poco
era entrata nella sua vita e che non si sarebbe mai distolta dal suo
fianco, nei momenti buoni e in quelli cattivi: Matilde Urrutia.
Alla prima edizione di soli 44 esemplari per amici e
sottoscrittori, segui' un'edizione argentina ad ampia diffusione e
l'autore dei versi fu facilmente smascherato, non senza qualche
dispiacere da parte di chi vedeva in questi versi "intimi" un
abbandono dell'impegno e della lotta. Timore fuori luogo, perche' in
Neruda amore e lotta non sono mai in constrasto: l'amore e' anche
lotta per un futuro migliore.
Neruda lascera' l'Italia prima ancora di
veder stampato il volume, che gli verra' inviato solo l'anno
successivo in Cile. La vicenda di questo breve soggiorno, durato pochi
mesi, ha ispirato il romanzo "Il Postino" di Skarmeta.
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