05/06/21

La bellissima e misconosciuta Giovanna d'Arco nei giardini dell'Aventino

 


In un giardino pubblico appartato all'Aventino a Roma, tra la Basilica di Santa Sabina e quella di Sant'Alessio c'è, tra due giovani alberi una preziosa scultura che passa del tutto inosservata e che ritrae Giovanna d'Arco, soggetto piuttosto poco rappresentato nella capitale. 

La firma dell'autore di questa scultura dallo stile inconfondibilmente liberty è ben visibile alla base del piedistallo (sulla destra) ed è del francese Maxime Real del Sarte.  

Chi era costui? 

Nato a Parigi nel 1888, Maxime Real del Sarte fu personaggio poliedrico che nella prima metà del Novecento raccolse una certa celebrità sia come artista-scultore, sia come politico. 

Era nato in una famiglia di artisti: figlio di uno scultore,  Louis Desire Real e di Magdeleine Real del Sarte, cugino della pittrice Thérèse Geraldy, e perfino imparentato con il compositore Georges Bizet.

Del Sarte si laureò alla École des Beaux-Arts e prese parte alla prima e alla seconda guerra mondiale; nel 1916, a seguito dei combattimenti in cui si trovò coinvolto, gli fu amputato un braccio, il sinistro, come si vede anche da questa foto d'epoca. 


Per le sue opere, realizzate usando soltanto il braccio destro, nel 1921, vinse il Grand Prix national des Beaux-Arts.

Realizzò oltre cinquanta medaglie per le onorificenze di guerra e anche varie statue di Giovanna d'Arco, tra cui quella all'Aventino.

In politica militò nell'Action française, vicino alle posizioni monarchiche di Charles Maurras, Léon Daudet, Jacques Bainville, Maurice Pujo, Henri Vaugeois e Léon de Montesquiou. 

Era un devoto e fervente Cattolico romano e un profondo ammiratore di Giovanna d'Arco, fondando in suo onore l'associazione "Les Compagnons de Jeanne d'Arc".  

Morì a Saint-Jean-de-Luz il 15 febbraio 1954.


Fabrizio Falconi - (foto realizzate dall'autore)






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