08/06/21

La storia degli incontri di Tarkovskij con Fellini nei diari del grande regista russo.

 


Rileggendo i fitti diari di Andrej Tarkovskij, si scoprono i diversi riferimenti a Federico Fellini.

La prima notazione è del 7 gennaio 1974. Tarkovskij scrive di qualcuno che gli ha raccontato di una intervista a Bergman nella quale il maestro svedese afferma di considerarlo il migliore regista contemporaneo, "persino migliore di Fellini". Tarkovskij se ne meraviglia al punto di scrivere una serie di !!?? tra parentesi dopo il nome di Fellini.

Fellini ritorna il 3 maggio dello stesso anno. Tarkovskij è in Italia per la seconda volta nella sua vita (dopo la prima, da giovanissimo, nel 1962 per ritirare il Leone d'Oro a Venezia per "L'infanzia di Ivan") per presentare "Solaris" e finalmente a Roma incontra Fellini. Lo scrive subito nel diario:

"Ho conosciuto Fellini. Ha una grandissima stima delle mie capacità artistiche. Ho visto il suo Amarcord. E' interessante. Ma è comunque un film per il pubblico. Fa il civettuolo e taglia corto: ha fretta di piacere. Ma lui è una persona meravigliosa e profonda."

La capacità di Tarkovskij di inquadrare con pochi tratti le persone che incontra ricorre in tutto il Martirologio: il ritratto di Fellini, in due righe, è mirabile. E raccoglie in due pennellate lo spirito del grande riminese.

Vien da pensare che, Tarkovskij non parlando una sola parola di inglese, né tanto meno di italiano, i due si siano espressi a gesti e/o con l'ausilio di un interprete. Forse dello stesso Tonino Guerra.

Inoltre la proiezione di "Amarcord" a cui Tarkovskij avrà assistito sarà stata sicuramente in italiano, al massimo sottotitolata in inglese, quindi il povero T. ne avrà capito ben poco. Non così poco da non poterlo apprezzare dal punto di vista cinematografico.

Ed è spettacolare come T. abbia anche descritto l'ambiguità del genio e del carattere felliniano nel semplice contrasto, così vero, della sua personalità: da una parte "civettuolo" e fatuo, o sbrigativo e certamente narciso. Dall'altra, meraviglioso e profondo.

Tutte le citazioni sono tratte dal Martirologio di Andrej Tarkovskij.

Fabrizio Falconi 

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