Immagine ingrandita del Coronavirus
È un vecchio rito umano quello di "ungere" i diversi per preservarsi.
Nei tempi dell'Aids (che comunque è ancora vivo; nei paesi dell'Europa dell'Est e dell'Asia centrale si stima che vi siano, nel 2010, 1,5 milioni di persone sieropositive e che nello stesso anno 160.000 siano stati i nuovi casi di infezione e 90.000 i decessi a causa dell'AIDS) era rassicurante sentirsi al sicuro perché eterosessuali e esenti da droghe.
E in qualche modo era conseguente immaginare una sorta di punizione divina- come è sempre stato - per i diversi.
Il meccanismo è simile per gli stranieri.
La città è al sicuro dentro le sue mura e perciò salva. È quello che proclama Trump con i suoi muri e le famiglie messicane separate a forza alle frontiere. È quello che alimenta psicologicamente i sovranismi esplosi in tutto il mondo dopo l'11 settembre.
Se stranieri e diversi restano fuori, tutto andrà bene. O comunque meglio. La storia dell'umanità però, come scrisse Jared Diamond, non l'hanno fatta solo le armi e l'acciaio, ma anche le malattie.
La circolazione delle malattie tra stirpi diverse ha enormemente rafforzato la razza umana. Mentre comunità chiuse, "protette", racchiuse, si sono rapidamente indebolite e alla fine estinte.
Un mondo di muri e di recinti dove tutti si sentono altri da altri, migliori, diversi, separati, "al sicuro", o peggio ancora predestinati, è un mondo che assomiglia molto all'inferno.
Fabrizio Falconi
E in qualche modo era conseguente immaginare una sorta di punizione divina- come è sempre stato - per i diversi.
Il meccanismo è simile per gli stranieri.
La città è al sicuro dentro le sue mura e perciò salva. È quello che proclama Trump con i suoi muri e le famiglie messicane separate a forza alle frontiere. È quello che alimenta psicologicamente i sovranismi esplosi in tutto il mondo dopo l'11 settembre.
Se stranieri e diversi restano fuori, tutto andrà bene. O comunque meglio. La storia dell'umanità però, come scrisse Jared Diamond, non l'hanno fatta solo le armi e l'acciaio, ma anche le malattie.
La circolazione delle malattie tra stirpi diverse ha enormemente rafforzato la razza umana. Mentre comunità chiuse, "protette", racchiuse, si sono rapidamente indebolite e alla fine estinte.
Un mondo di muri e di recinti dove tutti si sentono altri da altri, migliori, diversi, separati, "al sicuro", o peggio ancora predestinati, è un mondo che assomiglia molto all'inferno.
Fabrizio Falconi
Nessun commento:
Posta un commento
Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.