Questo blog dedica, ad appuntamenti fissi - ogni lunedì e ogni venerdì - un catalogo personale dei miei 100 film da salvare "alla fine del mondo". Non saranno ovviamente vere e proprie recensioni, ma un piccolo campionario degli affetti per queste opere che hanno segnato epoche e vite di molti, se non di tutti.
100 film da salvare alla fine del mondo: 35. "Tutto su mia madre" (Todo sobre mi madre) di Pedro Almodòvar (1999)
Manuela, una donna che ha avuto un figlio da un marito divenuto poi transessuale, ricomincia la sua vita dopo la tragedia - il figlio muore in un incidente stradale - trasferendosi a Barcellona dove diviene amica e confidente di una grande attrice teatrale ormai invecchiata.
Dopo tanti anni di avanguardia e trasgressione e poi di felice concessione al gusto - oramai raggiunto ed esaudito - del grande pubblico, Almodòvar trova il suo capolavoro, con una storia interamente pensata e scritta da lui che risulta un omaggio al cinema di John Cassavetes, uno dei grandi maestri a cui Almodòvar si è sempre ispirato.
Il film è un prodigio di sceneggiatura, sulla cui trama rivaleggiano in bravura tre straordinarie protagoniste femminili: Cecilia Roth, Marisa Paredes e Penelope Cruz.
Il film di un autore che ha raggiunto il massimo della sua sintesi e della capacità espressiva, divenuto del tutto matura, sempre più profondo e profondamente consapevole del senso tragico della vita, e della sua stravolgente bellezza, intessuta sugli arabeschi del caso (o del disegno divino, a noi inconoscibile).
Il film vinse il premio Oscar per il miglior film straniero nella edizione 2000, oltre a innumerevoli premi in tutto il mondo.
Tutto su mia madre
(Todo sobre mi madre)
di Pedro Almodòvar
Spagna, 1999
durata 101 minuti
Manuela, una donna che ha avuto un figlio da un marito divenuto poi transessuale, ricomincia la sua vita dopo la tragedia - il figlio muore in un incidente stradale - trasferendosi a Barcellona dove diviene amica e confidente di una grande attrice teatrale ormai invecchiata.
Dopo tanti anni di avanguardia e trasgressione e poi di felice concessione al gusto - oramai raggiunto ed esaudito - del grande pubblico, Almodòvar trova il suo capolavoro, con una storia interamente pensata e scritta da lui che risulta un omaggio al cinema di John Cassavetes, uno dei grandi maestri a cui Almodòvar si è sempre ispirato.
Il film è un prodigio di sceneggiatura, sulla cui trama rivaleggiano in bravura tre straordinarie protagoniste femminili: Cecilia Roth, Marisa Paredes e Penelope Cruz.
Il film di un autore che ha raggiunto il massimo della sua sintesi e della capacità espressiva, divenuto del tutto matura, sempre più profondo e profondamente consapevole del senso tragico della vita, e della sua stravolgente bellezza, intessuta sugli arabeschi del caso (o del disegno divino, a noi inconoscibile).
Il film vinse il premio Oscar per il miglior film straniero nella edizione 2000, oltre a innumerevoli premi in tutto il mondo.
Tutto su mia madre
(Todo sobre mi madre)
di Pedro Almodòvar
Spagna, 1999
durata 101 minuti
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