Sprint negli scavi archeologici a
Ponte Milvio che si sono ampliati negli ultimi venti giorni.
Gli
archeologi sono al lavoro sulle rovine di un edificio
residenziale di eta' imperiale, forse una villa, ritrovati lungo
l'argine del fiume grazie all'archeologia preventiva in un
cantiere di sotto servizi Acea-Areti.
La Soprintendenza Speciale
di Roma aveva annunciato la scoperta lo scorso autunno, ma poi
lo scavo e' stato temporaneamente richiuso per il rischio che
l'innalzamento stagionale del livello Tevere danneggiasse i
reperti.
Dopo lo stop invernale, l'indagine e' ripartita con uno sprint
ed in maniera estensiva in primavera. I risultati potrebbero
essere presentati alla comunita' scientifica e ai media entro il
mese di luglio. Al momento, a quanto si apprende, gli archeologi
stanno facendo un accertamento su materiali dell'edificio.
Gli scavi lasciano intravedere una vasta porzione di pavimento
in "opus sectile", decorato con straordinari marmi policromi che
disegnano motivi floreali.
La bellezza del pavimento fa supporre
che l'edificio fosse comunque ornato in maniera preziosa, ma
l'ubicazione appare inconsueta vista la vicinanza al fiume.
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