Per la prima volta e' stato fotografato
un buco nero. Dopo che nel 2016 le onde gravitazionali hanno
dimostrato l'esistenza di questi misteriosi oggetti cosmici,
arriva la prima prova diretta e l'immagine che lo testimonia e'
quella del buco nero Messier 87, al centro della galassia Virgo
A (o M87), distante circa 55 milioni di anni luce.
Al risultato,
del progetto internazionale Event Horizon Telescope (Eht),
l'Italia ha partecipato con Istituto Nazionale di Astrofisica(Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Come si vede nella foto che pubblichiamo, l'enorme Buco Nero è stato rivelato dalla sua ombra, che
appare come una sorta di anello rossastro, il buco nero al
centro della galassia M87 con la massa di sei miliardi e mezzo
quella del nostro Sole.
"Quella che abbiamo visto e' l'ombra di
un buco nero", ha detto all'ANSA Luciano Rezzolla, direttore
dell'Istituto di Fisica Teorica di Francoforte e membro del
comitato scientifico della collaborazione Eht (Event Horizon
Telescope).
La grande novita' della prima fotografia di un buco nero è che oggetti cosmici invisibili per definizione per la prima volta possono essere visti e studiati direttamente. "Adesso possiamo finalmente osservarli", ha detto all'ANSA Luciano Rezzolla, direttore dell'INFN di Francoforte e membro del comitato scientifico della collaborazione Eht. Oggi si apre la "prima pagina di un libro nel quale e' possibile fare osservazioni sempre piu' accurate di questi oggetti, previsti un secolo fa da Albert Einstein".
La grande novita' della prima fotografia di un buco nero è che oggetti cosmici invisibili per definizione per la prima volta possono essere visti e studiati direttamente. "Adesso possiamo finalmente osservarli", ha detto all'ANSA Luciano Rezzolla, direttore dell'INFN di Francoforte e membro del comitato scientifico della collaborazione Eht. Oggi si apre la "prima pagina di un libro nel quale e' possibile fare osservazioni sempre piu' accurate di questi oggetti, previsti un secolo fa da Albert Einstein".