Ascoltando qualche tempo fa in televisione Umberto Galimberti mentre parlava del carisma (o della mancanza di carisma) degli uomini impegnati sulla scena politica, mi è venuto in mente che oggi in Italia, ma un po’ in tutto l’Occidente si fa un gran parlare di carisma.
Oggi questo termine viene inteso non nel vecchio senso religioso, ma in quello adottato dalla psicologia, e cioè intendendo la capacità di avere influenza sulle persone – ma la radice etimologica è la stessa e deriva dal greco antico di chàris – ovvero di ‘grazia’. Avere grazia.
Ora è ben certo che molte persone alle quali noi oggi attribuiamo carisma possiedono ben poca grazia.
Anche Marylin Manson è carismatico, senza alcun dubbio. E forse anche un assassino o un serial killer ai nostri occhi potrebbe essere definito carismatico.
Io credo che come ribellione a questa inflazione di banali carismi, spesso alquanto discutibili, bisognerebbe tornare all’antico concetto di Aura.
Il termine aura deriva anch’esso dal greco, dalla parola alos, che vuol dire corona.
Da molte diverse dottrine e religiose orientali e occidentali viene condivisa la convinzione – resa manifesta dall’evidenza – che alcune persone più di altre, posseggano un sottile campo di radiazione luminosa, intorno al loro corpo biologico.
E’ naturalmente una credenza che non ha basi positivo-razionalistiche, (anche se ci sono scienziati russi che hanno dedicato serissimi studi per misurare il peso dell’anima e il tema apparentemente di natura paranormale è oggetto di ricerca scientifica).
La connotazione di aura, nelle tradizioni spirituali, non è soltanto un segnale di carisma, di capacità di influire ma è il segnale di un carisma buono, di una influenza buona.
Le persone in possesso di un’aura particolarmente luminosa – non a caso il termine cristiano aureola è una derivazione dell’aura, e fu iconizzata a partire dalla pittura medievale – infatti non si limitano ad avere un’influenza sulle persone. Orientano questa influenza verso l’umano: aiutano le anime che incontrano a tirare fuori il meglio, ad evolversi, a crescere, a raggiungere una pienezza esistenziale, spirituale prima che morale.
Forse tutti noi, oggi avremmo bisogno di qualche aura – vera – in più e di qualche carisma in meno.
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