Tutto somiglia ad un lago lento e calmo. Tutto si riposa, tutto si spiega e va avanti, tutto recalcitra e resta nascosto.
Le conseguenze appaiono, e sono come lampi nel cielo.
In fondo è rimasto l'azzurro e permane, ma presto la notte si colorerà del violetto dei lampi e risuonerà la grancassa dei tuoni. La pioggia non smetterà.
Domani mattina ci alzeremo e con passo leggero, le conseguenze appariranno e faranno visita alla nostra casa, rallegrando il sentiero, rallegrando le prime ore del giorno, la fame e il risveglio.
Ecco come sono io: un pozzo di circostanze, un pozzo nero che nessuno vede, un pozzo azzurro di conseguenze, un pozzo che produce acqua nitida.
Mi ha chiamato una circostanza, mi ha svegliato una conseguenza.
In tutto questo tempo, non ho dormito. Le acque del mio lago pullulavano sempre di vita. Volevano allagare i campi, volevano restare negli argini, ritirarsi e lentamente evaporare, come nel tempo d'estate.
La trasformazione delle circostanze in conseguenze appaga il mio cuore umano. Lo rende irrintracciabile.
Fabrizio Falconi - (C) riproduzione riservata - 2015.
Nessun commento:
Posta un commento
Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.