Uberto Pasolini è un autore e regista (e produttore) italiano notevole e poco apprezzato e conosciuto in patria. Non parente di PPP, ovviamente, ha origini nobilissime di famiglia e casata, e una vita avventurosa e piena di cose.
Vive e lavora da molti in anni in Inghilterra, e il successo incredibile (come produttore) del film "Full Monty" (1997) gli ha aperto le possibilità di fare vero cinema d'autore, che è quel che gli interessa.
Dopo il sorprendente "Still Life", acclamato dalla critica e dal pubblico (2013), due anni fa ha firmato questo film, "Nowhere Special" ("Niente di speciale") ora disponibile su diverse piattaforme (Raiplay, gratuito, ma solo doppiato - Amazon Prime video in versione originale con sottotitoli al costo di 2.99 euro).
E' un film molto bello, poetico, stravolgente, soprattutto per chi è padre o genitore, ma anche per chi non lo è: perché parla della morte (argomento sempre più tabù in ogni contesto sociale), e della morte inaccettabile di un giovane uomo, già duramente colpito dalla sorte.
E' per di più, una storia vera. Il cui vero significato si esprime nella volontà e degli sforzi di lasciare in eredità il bene a qualcun (altro) che proseguirà il cammino dopo di noi e che dovremo lasciare a malincuore, con grande dolore.
Il film vede l'esordio di uno straordinario bambino attore che si chiama Daniel Lamont.
Il film è particolarmente raccomandabile perché rifugge da ogni sentimentalismo (nel film non c'è nessuna scena madre e nemmeno una di pianto).
Tutto viene vissuto sul volto di James Norton, che si conferma uno dei migliori attori in circolazione (e dei più intelligenti e coraggiosi, encomiabile per scegliere di fare film come questi) e sull'interiorità.
Un film che meriterebbe di essere visto dalle ampie platee che arridono di solito a film più facili o suadenti.
Fabrizio Falconi - 2024
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