07/03/23

"L'albergo della via maestra", un magistrale racconto di Turgenev, da recuperare !

Ivan Sergeevič Turgenev

Considero Turgenev uno dei massimi nell'arte del racconto, insieme a Maupassant, Tolstoj, Henry James, Hem, Katherine Mansfield e pochi altri.
Se ne ha conferma leggendo "L'albergo della via maestra", nel quale in una sessantina di pagine, Turgenev racconta la storia di un uomo probo e amato, Akim, che con molte difficoltà riesce a diventare gestore di un Albergo su una via di comunicazione per mercanti, nel folto del bosco, proprietà di una avara vedova.
Sposatosi ad Anna, una giovane annoiata, che non lo ama, Akim manda avanti l'albergo e sale di gradino nella scala dei servitori della vedova, raggiungendo rispettabilità.
La sua vita viene però sconvolta dall'arrivo all'albergo di un mercante, e soprattutto dei suoi servitori, uno dei quali, Nuam Ivanic, ventenne bello e senza scrupoli, seduce Anna, riesce a farsi consegnare da lei i risparmi di una vita di Akim - duemila rubli nascosti nelle assi del pavimento - e con quel denaro va a comprare l'Albergo dalla vedova.
In 24 ore il povero Akim si vede derubato della moglie, dell'albergo, di tutta la sua vita.
Nuam, nel suo cinismo sfrontato, è uno dei più disinvolti cattivi della letteratura russa, che pure ne abbonda. Akim è un Giobbe, cui tocca il fardello di una rovina assoluta, che non merita in nessun modo. Anna è la sprovveduta incantata dalle piccole e maliziose seduzioni, la vedova, l'impietrito ritratto del potere.
Un ritratto ferocemente crudo - e allo stesso tempo totalmente poetico - della brutale natura umana e della pazienza santa dell'umile, della vittima innocente (viene in mente la figura biblica di Giobbe).
Superlativo.

Fabrizio Falconi - 2023

Nessun commento:

Posta un commento

Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.