22/12/21

Quali sono le cose per cui vale la pena vivere? Risponde Woody Allen

E' una scena cult, di un film cult. 

Considerato uno dei capolavori di Woody Allen, Manhattan uscì nel 1979 e presentato fuori concorso al 32º Festival di Cannes, ottenne un enorme successo in tutto il mondo. 

Oggi è considerato un classico, al punto che nel 2001 il film è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Come si ricorderà, il film racconta le vicende di Isaac Davis (lo stesso Allen), autore televisivo di 42 anni che abita a Manhattan e che ha appena divorziato dalla sua seconda moglie, Jill, che l'ha lasciato per un'altra donna, Connie, e che sta scrivendo un libro su quel matrimonio fallimentare. 

A sua volta, Isaac frequenta una ragazza di 17 anni, Tracy, in una relazione che egli immagina breve, a causa della differenza di età e a causa dell'attrazione che prova per Mary, una giornalista divorziata e sofisticata.

Nella scena in questione, Allen è alle prese, da solo in casa sua, con le sue questioni esistenziali, nuove idee da scrivere e soprattutto un bilancio sulla sua vita. 

Ed è così che, utilizzando un registratore, ad un certo punto prende a elencare i motivi, o meglio le cose per cui vale la pena vivere. 

Un gioco che forse ciascuno di noi ha fatto almeno una volta nella vita. 

Ed è interessante riflettere sulle cose scelte da Allen.

Riportiamo per intero il brano del suo monologo sul divano:

Idea per un racconto sulla gente a Manhattan, che si crea costantemente dei problemi veramente inutili e nevrotici perché questo le impedisce di occuparsi dei più insolubili e terrificanti problemi universali. Ah, ehm… Deve essere ottimistico. Perché vale la pena di vivere? È un’ottima domanda. Be’, ci sono certe cose per cui valga la pena di vivere. Ehm… Per esempio… Ehm… Per me… boh, io direi… il vecchio Groucho Marx per dirne una e… Joe DiMaggio e… secondo movimento della sinfonia Jupiter e… Louis Armstrong, l’incisione di Potato Head Blues e… i film svedesi naturalmente… L’educazione sentimentale di Flaubert… Marlon Brando, Frank Sinatra… quelle incredibili… mele e pere dipinte da Cézanne… i granchi da Sam Wo… il viso di Tracy

Dunque ricapitolando. Ecco i must alleniani:

1. Groucho Marx, uno dei più grandi attori e autori comici di sempre e vero feticcio per Allen.

2. Joe Di Maggio (ma qui potrebbe essere un qualsiasi campione sportivo a cui si è legati)

3. Il secondo movimento della Sinfonia Jupiter di Mozart.  (lo puoi ascoltare qui). 

4. Louis Armstrong (e la sua Potato Head Blues, che puoi ascoltare qui). 

5. I film svedesi (si intende ovviamente soprattutto Ingmar Bergman, vero mito per Allen).

6. L'educazione sentimentale, un grandioso, bellissimo romanzo di Flaubert (che puoi acquistare qui). 

7. Marlon Brando.

8. Frank Sinatra.

9. Le mele e pere dipinte da Cézanne (che puoi vedere qui).

10. I granchi di Sam Wo (immaginiamo sia il suo piatto preferito, e qui ciascuno potrebbe scegliere il suo piatto e il suo ristorante).

11. Il viso di Tracy, che nel film ha le fattezze di Mariel Hemingway (e che puoi vedere qui).

Questa dunque la Lista di Woody

Naturalmente, ciascuno di voi può fare la sua. 

Qua sotto la sequenza del film.

Fabrizio Falconi - 2021 


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