Può un romanzo tristissimo essere anche meraviglioso?
Esempi classici in narrativa se ne possono fare innumerevoli, ma nell'età contemporanea spicca il lavoro di Anita Brookner, scrittrice londinese nata nel 1928 e morta poco tempo fa, nel 2016.
Scrittrice, critica d'arte e saggista, Anita Brookner è stata sottile e acuta osservatrice delle persone e del mondo che la circondava, dei caratteri e delle psicologie con una raffinatezza che l'ha fatta paragonare a Henry James.
Nessuno come la Brookner ha saputo descrivere in maniera nostalgica e intimista, personaggi e mezze tonalità, e la maniera con cui essi avevano perso la loro via.
E' stata la prima donna a occupare la cattedra Slade dell'Università di Cambridge, fondata nel 1869 per l'insegnamento delle belle arti, entrando a far parte dei più importanti critici d'arte del tempo.
Nel 1984 ha vinto il Booker Prize per lo splendido Hotel du Lac.
In questo La prossima avventura pubblicato da Giano, la Brookner descrive il crepuscolo di una vita, con tutti i suoi rimpianti e incompiutezze:
Julius Herz, esule ebreo dalla Germania con tutta la sua famiglia, 73 anni, vive a Londra accorgendosi che solitudine e ozio gli sono diventati ormai insopportabili. Che fare degli anni che gli restano? Forse raggiungere Fanny, il suo primo e indimenticato amore, che non vede da trent'anni, ma questa partenza, questo distacco dalla sua vita non è affatto facile, e si dimostrerà anzi drammatico.
Letteratura limpida che indaga i più minuti e reconditi anditi della coscienza.
Un viaggio nella psiche e nell'anima, al tramonto della vita.
Fabrizio Falconi
Fabrizio Falconi
La prossima avventura
di Anita Brookner
Traduzione di Margherita Bighnardi
Editore Giano, 2003
Pagine: 320
di Anita Brookner
Traduzione di Margherita Bighnardi
Editore Giano, 2003
Pagine: 320
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