Fa il bis, sempre su facebook, il
giornalista, scrittore e studioso napoletano Carlo Avvisati che sta traducendo dal latino al napoletano gli antichi graffiti diPompei.
Questa volta ne ha trascritto uno scoperto da Matteo della
Corte, l'inventore dell'Epigrafia pompeiana, sulla parete della
"bottega di Successus", in via dell'Abbondanza.
Si tratta di uno
dei graffiti piu' belli e poetici mai rinvenuti in quasi 300 anni
di scavi a Pompei.
Questo il testo del graffito in latino che si trova negli
scavi archeologici: "Nihil durare potest tempore perpetuo:
cum bene sol nituit, redditur Oceano, decrescit Phoebe, quae
modo plena fuit, ventorum (alcuni epigrafisti riportano Venerum)
feritas saepe fit aura levis..." che in italiano suona:
"Nulla
puo' durare in eterno: il sole che gia' brillo', torna a tuffarsi
nell'oceano, decresce la luna che gia' fu piena, la violenza dei
venti spesso diventa lieve brezza...".
In napoletano invece il testo diventa il seguente: "Maie
niente camparra' pe' ssempe: 'o sole ca ncielo sbrennette, torna
a se stuta' a mmare, ammanca 'a luna, ca chiatta e tunnulella
fuie, e 'a tempestata 'e viento spisso se fa comme 'o sciatillo
doce...".
Il Parco archeologico di Pompei, dallo scorso 20 aprile, con
cadenza quindicinale, sta pubblicando sul social le traduzioni
dei tituli picti, delle scritte musive e dei graffiti trovati
durante gli scavi.
Nessun commento:
Posta un commento
Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.