nelle pagine di Guerra e Pace, Tolstoj descrive in una sola riga ciascuno, il carattere nazionale di francesi, inglese, italiani, russi, tedeschi. Credo che ancora oggi sia molto interessante leggere questa pagina.
Pfull era uno di quegli uomini inguaribilmente, immutabilmente sicuri di sé fino al martirio, come possono esserlo soltanto i tedeschi, precisamente perché nei tedeschi la sicurezza di sé è basata su un'idea astratta: la scienza, cioè la presunta conoscenza di una verità assoluta.
Il francese è sicuro di sé perché si crede irresistibile e affascinante in tutta la sua persona, intellettualmente come fisicamente, per gli uomini come per le donne.
L'inglese è sicuro di sé perché è cittadino dello Stato del mondo meglio ordinato, e perciò, come inglese, sa sempre quel che deve fare e sa che quanto fa, nella sua qualità d'inglese, è sicuramente ben fatto.
L'italiano è sicuro di sé perché si agita e dimentica facilmente sé e gli altri.
Il russo è sicuro di sé proprio perché non sa e non vuol sapere nulla, perché non crede che si possa sapere qualcosa.
Il tedesco è sicuro di sé peggio di tutti, più fermamente di tutti, perché si immagina di conoscere la verità: la scienza che egli stesso ha inventata, ma che per lui è la verità assoluta.
Il tedesco è sicuro di sé peggio di tutti, più fermamente di tutti, perché si immagina di conoscere la verità: la scienza che egli stesso ha inventata, ma che per lui è la verità assoluta.
Lev Tolstoj - Guerra e Pace, Einaudi, Torino, pag. 749.
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