05/05/13
La poesia della domenica - 'Anarchia cordis' di Fabrizio Falconi.
Anarchia cordis
Non c'è frutto più dignitoso
di questo temprato disappunto
della tua assenza. 'E' vero',
dice il ricordo, eravamo seduti
sotto il grande tamarindo, in un altro
tempo elastico, fatto di niente
fibre scollate dal vento
e c'era un'impronta lasciata
dal mare su un muro della casa
rossa abbandonata
dal cuore, il cuore respinge
gli ordini, disobbedisce, scuote
le regole, è irriguardoso e
sordo ad ogni ragionevolezza;
lo cercano le truppe militari
del governo centrale
della repubblica monarchica
del pensiero
non sono disposte a lasciarlo
fuggire e vogliono
il suo bene
o la sua perdizione;
ma l'impronta è sempre lì
sul muro della casa rossa
abbandonata, e lui non c'è
non c'è più e lo stanno ancora
cercando.
Fabrizio Falconi © - maggio 2013
in testa, opera di William Morris
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