C'è un luogo veramente incredibile nel cuore della Garfagnana, nei pressi del Passo del Vestito (1151 metri sul livello del mare), nella zona delle meravigliose Alpi Apuane, nella valle dei Tre Fiumi ai piedi del piccolo paese di Arni nel comune di Stazzema, centro dolorosamente conosciuto per la tragedia che qui ebbe luogo durante l'occupazione nazista.
Tra i diversi agri marmiferi, si scopre, seminascosta lungo la strada provinciale di Arni, e senza nessuna indicazione che ne dia segnale, la cava abbandonata delle “Tagliate”.
Questo giacimento divenne proprietà di Marco Borrini di Seravezza, assieme al francese Jean Baptiste Alexandre Henraux nel 1821.
I due diedero vita ad una società, con lo scopo di riaprire tutti gli insediamenti marmiferi, che erano stati abbandonati da molto tempo.
Le istituzioni dell'epoca diedero l'accordo e il progetto venne realizzato e con ulteriori lavori vennero riaperte ben 132 cave.
Merito del pregio del famoso Marmo di Carrara, ricercato in tutto il mondo, da occidente a oriente, fino all'impero russo, visto che lo zar Nicola I ordinò una enorme quantità di marmo per i palazzi e le chiese di San Pietroburgo.
La grande espansione del mercato del marmo ebbe una improvvisa e drammatica contrazione quando durante il Secondo conflitto Mondiale l’esercito tedesco delle SS Waffen-Grenadier, occupò la zona, sterminando gran parte della popolazione locale e deturpando in maniera brutale gli stessi siti marmiferi.
Da quel momento, sebbene la cosiddetta cava "Le Tagliate" sia tutt’ora di proprietà della società Henraux le attività di estrazione non sono state più riprese, anche se il nome campeggia su una grande scritta arrugginita sulla sommità della roccia:
Per accedere al luogo abbandonato bisogna percorrere una enorme e strettissima feritoia scavata nel marmo.
Oltrepassata la quale si apre uno spettacolo imponente e straniante: alte pareti verticali di marmo bianco, precipizi e piccoli laghetti creati dall’acqua piovana.
Ma tutta l'area oggi abbandonata è stata colonizzata da writers decisamente spericolati con i loro graffiti e murale bellissimi realizzati nel tempo sul marmo scavato.
Pubblico una serie di foto scattate in questo luogo recentemente (agosto 2021).
Fabrizio Falconi
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