Napoleone e l'Elba. Un rapporto che, oltre due secoli dopo l'esilio dell'imperatore nell'isola dell'Arcipelago toscano, e' ancora forte e indissolubile.
Bonaparte trascorse all'Elba dieci mesi, dal 3 maggio 1814 al 26
febbraio 1815, ma lascio' un segno indelebile, ancora oggi ben
visibile.
E proprio in onore del condottiero corso, di cui quest'anno
cadono i 200 anni dalla morte, anche l'isola ha messo in campo
un intenso programma di iniziative per festeggiare il
Bicentenario.
Incontri, visite, concerti, degustazioni,
itinerari alla scoperta delle tracce dell'Imperatore che
permetteranno - ad adulti, ragazzi e bambini - di immergersi
nella storia e rivivere le atmosfere del tempo e che
permetteranno di vivere l'Elba anche oltre il mare e le spiagge.
Tra le proposte per celebrare la figura del grande corso
spiccano i concerti del Festival Elba Isola Musicale d'Europa
(26 agosto-12 settembre), incentrati sulla passione di Napoleone
per Haydn di cui saranno riproposti i piu' bei quartetti d'archi;
la settimana napoleonica di Procchio (dal 22 al 29 agosto) con
il corteo storico, la ricostruzione di un accampamento militare
francese ottocentesco, la cena di gala in costume e menu
ottocentesco e altro ancora; la Festa dell'Uva (1 ottobre),
tradizionale festa di Capoliveri quest'anno tutta dedicata
all'Imperatore.
Ma non mancano iniziative in tutta l'Isola, come
mostre, spettacoli, percorsi animati e presentazioni di libri
proposti nei Comuni di Marciana, Marciana Marina e Rio (il
calendario delle iniziative e' costantemente aggiornato sul sito
www.visitelba.info).
Per andare alla scoperta dell'Elba napoleonica non si puo' non
partire nei luoghi in cui Bonaparte, grande curioso e
camminatore, soggiorno': dalla prima residenza Palazzina dei
Mulini, fino a quella estiva nell'entroterra, Villa San Martino,
che avrebbe dovuto accogliere il nido d'amore da condividere con
la moglie Maria Luisa, che pero' non lo raggiunse mai sull'isola.
Oltre a questi due luoghi di Portoferraio, Bonaparte fece
allestire delle stanze anche tra le mura di Forte San Giacomo a
Porto Azzurro mentre a Rio, accanto a quella che oggi e' la sede
del Museo del Parco Minerario, sorge un'antica villa che fu
palazzo governativo e dove Napoleone era solito alloggiare.
Altra tappa obbligatoria e' la Casetta Drout, al Poggio, dove si
trova anche la fonte Napoleone e dove l'imperatore aveva un
appoggio.
Gli appassionati di storia non possono mancare la spiaggia
delle Viste da cui Napoleone fuggi' il 26 febbraio 1815, cosi'
come altri luoghi ricchi di suggestioni e leggende.
Uno tra
tutti: lo scoglio della Paolina, in cui si narra che la sorella
dell'Imperatore amasse bagnarsi in totale liberta' lontano da
occhi indiscreti (per i collezionisti di cimeli e' stato pensato
anche il passaporto napoleonico con 10 tappe: dopo ogni visita
si potra' richiedere agli incaricati di ricevere il timbro che
attesti il percorso).
Tra le iniziative in programma quella degli Uffizi diffusi:
mostra d'arte a tema napoleonico accolta nella Pinacoteca
Foresiana di Portoferraio, che avra' al suo centro una selezione
di opere in arrivo dalle Gallerie degli Uffizi, oltre che
dipinti da collezioni locali, aperta fino al 10 ottobre
Per ripercorrere le tracce dell'imperatore i piu' sportivi
potranno affidarsi alle due ruote, attraverso il Bosco di San
Martino o lungo le pendici del Monte Capanne (tutti i percorsi
sono esplorabili su https://elbasmartexploring.com/), mentre i
piu' epicurei - partendo dalle ricerche dello chef Alvaro Claudi,
raccolte nel libro A tavola con l'Imperatore - potranno andare
alla scoperta dei gusti di Napoleone, che aveva un'attenzione
particolare alla qualita', tanto da creare la prima DOC elbana (e
una delle prime in assoluto) riconoscendo il valore del vino
Aleatico con il Privilegio dell'Imperatore, un documento che puo'
essere considerato una sorta di DOC ante-litteram.
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