25/02/19

Libro del Giorno: "L'occhio del monaco" di Cees Nooteboom.




Una delle ultime uscite della bianca di Einaudi è la più recente raccolta del grande scrittore olandese, Cees Nooteboomnato a L'Aja nel 1933, pubblicata in nederlandese nel 2017. 

Si tratta di 33 componimenti senza titolo di eguale forma e struttura (tre strofe di quattro versi ciascuna e un verso di epilogo/chiusura), magistralmente tradotti da Fulvio Ferrari.

Come spiega in una breve nota a fine testo lo stesso Nooteboom, questi componimenti hanno tratto ispirazione da un luogo: l'isola di Schiermonnikoog, che in nederlandese significa "isola dei monaci grigi" e che fa parte del gruppo delle isole Frisone Occidentali, di fronte alle coste olandesi. 

E di sabbia, mare, onde, conchiglie, fari, e soprattutto dei relitti e dei resti portati dalle mareggiate parlano queste poesie, formalmente impeccabili, oltre che dei temi che più stanno a cuore a Nooteboom: la presenza dei morti, la loro presenza e voce ingombrante; della memoria e dell'oblio; delle donne che hanno attraversato la vita del poeta; infine della domanda trascendente che sempre ritorna come il mormorio del mare sul quale si chiude la raccolta. 

Poesia tersa e magnifica, dove l'estrema figura della natura - il mare con il suo orizzonte - dialoga incessantemente con le cose degli uomini e con le loro infinite domande senza risposta.

Fabrizio Falconi





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