Cinque giorni di incontri, dialoghi, lezioni, letture e spettacoli per mettere a confronto coscienze, fedi, culture e religioni. È Torino Spiritualità, che – dal 2005 – è il luogo in cui cercare il significato profondo del nostro tempo e del nostro agire. Con il tema della XIII edizione (21-25 settembre), PICCOLO ME, il festival propone di indagare le tracce d’infanzia presenti ancora nell’età adulta, da recuperare per vivere pienamente. È un invito a “diventare bambini”, come dice il sottotitolo, per ritrovare una dimensione mai perduta bensì sempre presente come tensione che attraversa l’essere umano. C’è uno sguardo da recuperare nella memoria, in cui si intrecciano sorpresa, curiosità, timidezza, fragilità, paura, passione, meraviglia, speranza, tenerezza. Un modo per farlo è ascoltare le storie raccontate nei reading e spettacoli in programma.
Lo sguardo appassionato di chi si lascia coinvolgere con mente e corpo.
Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, eccellenza del teatro internazionale, porta al festival Open Program con due performance capaci di far “diventare bambini”: sonoIncontro Cantato / Open Choir, martedì 19 settembre, 18.30 al Circolo dei lettori e Le Parole Nascoste / The Hidden Sayings mercoledì 20 settembre, ore 18.30 alla Chiesa di San Filippo Neri.
(È Aspettando Torino Spiritualità, l’antemprima del festival a ingresso libero)
Dell’occhio sorpreso di un bambino.
È Momo, protagonista di La vita davanti a sé di Romain Gary, capace di catturare la complessità del mondo. Questo romanzo, toccato dalla grazia, diventa un reading con protagonista l’attoreSilvio Orlando, giovedì 21 settembre ore 21 al Teatro Carignano. Insieme al Belleville Quartet di Simone Campa, prende vita sul palco la variopinta e vitalissima sarabanda del quartiere parigino dove la storia è ambientata. (Ingresso € 18, Ridotto Amici di Torino Spiritualità € 12)
Di speranza quando tutto crolla.
Luigi Lo Cascio porta in scena il romanzo del premio Pulitzer Cormac McCarthy, La strada. Venerdì 22 settembre, ore 21 al Teatro Carignano, la storia di un mondo esausto in cui solo i più piccoli sanno ancora portare un po’ di luce. Le sonorizzazioni sono di G.U.P. Alcaro, la produzione di il Circolo dei lettori. (Ingresso € 15, Ridotto Amici di Torino Spiritualità € 10)
La speranza è anche al centro di Non ci è concesso lasciare il mondo così com’è, il reading che racconta la coraggiosa storia di Janusz Korczak, medico ed educatore dalla parte dei bambini, vissuto in una Varsavia densa di presagi nazisti. Con Gabriella Caramore, Sax Nicosia e l’Orchestra Beethoven della Scuola Popolare di Musica sul palco del Teatro Carignano, sabato 23 settembre, ore 18.30. (Ingresso € 5)
Di sguardi fragili e spaventati.
In Il mare è un grembo, l’inviato di “La Stampa” Domenico Quirico – insieme all’attrice e regista Elena Ruzza – racconta il viaggio di chi cerca di raggiungere una riva sicura e lo spaesamento di chi si trova depositato in una terra che non conosce e deve scoprire e decifrare tutto. Lo spettacolo è sabato 23 settembre, ore 21 al Teatro Gobetti. (Intero € 8, Ridotto Amici di Torino Spiritualità € 5)
Dello sguardo capace di creare.
L’infanzia sa inventare passaggi verso mondi altrimenti impensabili. È il caso della Piccola liturgia Errante dei ragazzi dell’Atelier dell’Errore, laboratorio di arti visive progettato nel 2002 per il servizio della neuropsichiatria infantile di Reggio Emilia, dell’artista Luca Santiago Mora che li guida, e delle loro creature zoomorfe, disegni, performance, oracoli e profezie. Al Teatro Gobettidomenica 24 settembre, ore 15.30, una creazione teatrale straordinaria.
A noi vivi! Il Paradiso, domenica 24 settembre, ore 16.30 al Teatro Astra, un’esperienza ludico-formativa per i piccoli, una ricerca del paradiso perduto (eppure riconquistabile) per gli adulti.
Fudendaiko, i tamburi del Monastero di Fudenji. E migliaia di bodhisattva emersero dalle viscere è invece la performance che celebra i cinquant’anni dello Zen Soto in Europa. Domenica 24 settembre, ore 18.30 al Teatro Gobetti suonano i tamburi che rappresentano la voce del Buddha che chiama i fedeli ad ascoltare il Dharma. (Ingresso € 5)
E ancora, in programma, lo spettacolo tratto da Qualcosa (Longanesi) di e con Chiara Gamberale, sull’incapacità tutta adulta di non accettare i propri limiti. Insieme alla scrittrice, ancheEmanuele Trevi e l’attore Marcello Spinetta, mentre Luciana Littizzetto è presente “in voce”, domenica 24 settembre, ore 18.30 al Teatro Carignano. (Ingresso € 8, Ridotto Carte Plus del Circolo dei lettori € 5, Gratuito per gli Amici di Torino Spiritualità)
Infine, di tenerezza e commozione.
Un altro immaginario da scoprire è quello delle ninne nanne, romanze e cantigas della tradizione ebraica orientale proposte dal soprano Natalie Lithwick e dal musicista Adel Salameh. È lo spettacolo Mia figlia, mia cara, amen amen, lunedì 25 settembre, ore 21 al Circolo dei lettori.
La biglietteria è al Circolo dei lettori (Via Bogino 9), dalle 9.30 alle 21.30 tutti i giorni eccetto la domenica. I biglietti anche sono acquistabili online su Vivaticket.
Programma completo: www.torinospiritualita.org
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