26/10/10

Cosa è il Dono.



Come nel finale di 'Luci della Città', il capolavoro chapliniano, a tutti noi è capitato nella vita di ricevere o di offrire un dono.

Charlot, il miserabile girovago ha regalato alla povera venditrice cieca, la vista. E in questa scena finale, ritrovandola sana, non può offrirle più nient'altro. Può soltanto ricevere da lei il fiore e la moneta che si offrono a un vagabondo.

Ma lei, che lo riconosce, sa. Sa che il dono non è mai SOLO una festa. Che il dono - ivi compresa la nostra vita, che ci è stata donata (dai nostri genitori, per chi non crede), da qualcun'Altro per chi crede) - comporta conseguenze, doveri, obblighi, responsabilità, prima fra tutte quelle di essere all'altezza del dono ricevuto.

Viviamo in un'epoca oggi, in cui tutto appare stemperato. Una persona uccide qualcuno, e neanche poche ore dopo si dichiara 'pentito'. Ma pentito di cosa ?

Il dono sappiamo dire cosa è, esattamente ? Dal dono nascono, possono nascere, cose molto diverse. Una - ed è una virtù molto umana (anche se poco praticata) - è la gratitudine.

Quella vera, che nasce dal cuore, vive di fatti e sguardi, e quasi sempre non necessita di parole.

Fabrizio Falconi

6 commenti:

  1. toc,toc,posso ?

    " Ma pentito di cosa " ?
    è la stessa domanda che mi faccio da un pò e mi fa specie tutti o quasi tutti questi pentimenti e conversioni in carcere,mi sembra troppo comodo.
    ciao,
    madd

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  2. Sì, cara Madd, perché le parole ormai sono svendute, come i sentimenti umani.
    Cioè, si parla senza alcuna consapevolezza.
    Come diceva il poeta: "un po' di silenzio, per favore !"
    Così dovrebbe essere anche nel dono.

    fab

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  3. Anche se quando si fa un dono non si dovrebbe aspettare nulla in cambio (questo renderebbe il dono ancora più grande perchè gratuito), una delle sensazioni più belle che si possono provare è proprio l'espressione di gratitudine che traspare dagli occhi di chi lo riceve. Che è un dono ancora più grande

    grazie dei tuoi preziosi spunti, Fabrizio

    Magda

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  4. Grazie a te, cara Magda.

    In realtà la gratitudine è lecito aspettarsela. Ma, a parte questo, e anche se non arriva, il dono produce comunque effetti di varia natura, che dipendono dalla sensibilità umana di chi lo riceve (e lo stesso di chi lo fa).

    La donna cieca a cui è stata donata la vista da un atto di generosità sarà per tutta la vita 'responsabilizzata', cioè tenuta ad essere all'altezza di questo dono gratuito ricevuto da chi non ha chiesto nulla in cambio se non la felicità del ricevente.

    fab.

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